Licorice Pizza, C’era una volta… nella San Fernando Valley

È candidato a tre premi Oscar Licorice Pizza, la nuova commedia sentimentale giovanile di Paul Thomas Anderson, ambientata nella California degli anni ’70, che ha fatto innamorare gli Usa

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Miglior film, regia e sceneggiatura originale: con Licorice Pizza Paul Thomas Anderson aggiunge altre nomination alle sette già collezionate, e quest’anno almeno la categoria della scrittura lo vede superfavorito. Sarebbe ora che questo cineasta eccezionale vincesse il suo primo Oscar. Non fosse altro perché è un inguaribile romantico. Lo aveva dimostrato molto presto nella sua carriera con Punch Drunk Love, in Italia Ubriaco d’amore, il film che aveva rivelato al mondo nel 2002, molto prima di Uncut Gems, che Adam Sandler sa essere un attore di razza quando vuole. Tanto amore c’era anche nello struggente e magnifico Magnolia e durante una lunga conversazione avuta con Paul Thomas Anderson per il suo film precedente, il rigoroso e geometrico Il filo nascosto, in questo caso un amour fou, parlammo del fatto che il suo cinema è dominato proprio da due grandi forze: il potere e l’amore.

«Il petroliere per esempio – è il suo punto di vista – è una storia dominata dalla brama di potere, mentre Ubriaco d’amore è l’esatto contrario, e in The Master i due elementi si annullano a vicenda. È vero, sono le due forze che maggiormente mi affascinano, perché sono quelle che spingono gli esseri umani in quasi tutte le loro azioni. Ed è così che nascono le storie. Ma tra le due preferisco l’amore. Senza l’amore non si va da nessuna parte».

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Ed è ciò che succede ad Alana e Gary, che si incontrano nella San Fernando Valley del 1973, in piena presidenza Nixon e crisi petrolifera. 25 anni lei, dieci di meno lui, attore ragazzino e imprenditore in erba in un posto molto lontano da quella che, 400 miglia più a nord, sarebbe diventata la terra del futuro, la Silicon Valley. Qui siamo nella periferia di Los Angeles, Hollywood è vicina ma si sente poco. Per Gary è amore a prima vista, Alana è giovane e confusa, terza figlia di una famiglia ebrea, perennemente in cerca di una direzione. Si sostengono a vicenda, sono complici, litigano, si separano, si rincorrono, si tradiscono senza mai essere una coppia. In poche parole, vanno in cerca della loro vita, di corsa, con l’energia e la purezza di chi non ha niente da nascondere e tutto da scoprire.

«Il film – ha dichiarato il regista – è venuto fuori da solo. E adoro come si sviluppa: incontriamo queste due persone che si innamorano e le osserviamo mentre la loro relazione semplicemente sboccia, nonostante alcune sfide che entrambi devono affrontare. Non ho fatto niente più di questo. Sono stato fortunato». Ma diciamo che questo cineasta straordinario la fortuna la sa anche aiutare. Scegliendo ad esempio una coppia protagonista assolutamente inedita, due esordienti ma d’eccezione. Il giovane Gary porta infatti un cognome importante e che ha fatto un sacco di strada in compagnia di Anderson: Cooper Hoffman, figlio di Philip Seymour, che con lo stesso regista girò Boogie Nights, Magnolia, Ubriaco d’amore e The Master, prima di morire per un’overdose il 2 febbraio del 2014. Alla sua prima volta davanti la macchina da presa, il giovane Cooper dimostra una naturalezza e un talento che fanno commuovere per quanto ricorda il padre.

Cooper Hoffman in una scena di Licorice Pizza

Anche Alana Haim è al suo esordio cinematografico, ma lei è già una celebrità. Insieme alle sorelle Este e Danielle (che interpretano le sue sorelle anche nel film, così come i loro genitori Moti e Donna) fa parte delle Haim, rock band che proprio nel 2021 ha vinto il Brit Award come band straniera dell’anno. Anderson aveva diretto dei videoclip per loro e così le ha conosciute. «Alana – ha raccontato ancora il regista alla stampa internazionale – è della San Fernando Valley: è feroce, appassionata e impara in fretta. Non credo ci fossero altre caselle da riempire per convincermi che fosse lei. Cooper lavora con me da molti anni, nei film di famiglia, solitamente degli action in cui viene regolarmente ucciso da mio figlio nelle maniere più diverse. Non avevo scritto la parte per lui, ma tutti gli attori di quell’età che ho provinato erano già troppo professionali, e non era ciò che stavo cercando».

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Licorice Pizza è arricchito da quattro camei: Sean Penn interpreta un attempato attore ispirato a William Holden che cerca di sedurre Alana, spalleggiato da un regista amante del bicchiere che ha le fattezze di un piacevolmente ritrovato Tom Waits. Bradley Cooper veste i panni eterei, ma molto nervosi, di Jon Peters, parrucchiere prima e compagno poi di Barbara Streisand, e infine anche produttore di È nata una stella, la versione del 1976. Cooper nei cinque minuti in scena offre una performance meravigliosamente sopra la righe. Infine, Bernie Safdie, regista insieme al fratello Joshua proprio di Uncut Gems, è il politico Joel Wachs, realmente esistito e che nei primi anni Settanta iniziava giovanissimo la sua carriera proprio dalla San Fernando Valley.

Bradley Cooper in Licorice Pizza

Infine, non va dimenticata la colonna sonora, quella originale scritta da Jonny Greenwood, chitarrista dei Radiohead, integrata dalla sontuosa soundtrack composta da classici dell’epoca. Licorice Pizza è nelle sale italiane dal 17 marzo, distribuito da Eagle Pictures.