Loki, intervista alla regista Kate Herron

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Loki, Tom Hiddleston
Loki, Tom Hiddleston

«Kate Herron è una sceneggiatrice-regista che lavora sulla commedia, i film di genere e il dramma. Ama creare storie che rappresentino la realtà, abbiano per protagoniste le donne e siano tanto cinematografiche quanto divertenti, con eccellenti “vagina-jokes”. Il suo obiettivo è realizzare programmi tv e film che riflettano questo desiderio e abbiano momenti da musical».

Poco tempo fa Kate Herron si presentava in questo modo sul suo sito https:// www.kateherron.com/about-me. Oggi Herron, già regista di quattro episodi della serie britannica Sex Education (2019), è la regista della miniserie Loki, sei puntate sul dio asgardiano dell’inganno, sceneggiate da Michael Waldron (nei suoi crediti la serie animata Rick & Morty e la sceneggiatura di Doctor Strange nel Multiverso della Pazzia, in uscita nel 2022), online con cadenza settimanale sulla piattaforma Disney+ a partire dal 9 giugno prossimo.

Abbiamo incontrato su Zoom la regista per farci raccontare come si è avvicinata alla serie, di cui ci è stato mostrato un assaggio di soli tre minuti.

Herron, lei è una regista indie, com’è arrivata nell’universo Marvel, sinonimo di blockbuster?

Appena ho saputo che avevano intenzione di produrre una serie dedicata a Loki ho assillato il mio agente perché proponesse il mio nome alla regia e confesso di averli stalkerati pur di ottenere questa opportunità.

Come li ha convinti?

Il giorno del mio “pitch” mi sono presentata con sessanta pagine di documenti: avevo fatto una lista dei riferimenti visivi cui volevo fare riferimento, delle musiche da utilizzare, delle idee per narrare questa storia e dei suggerimenti per il casting. Insomma mi ero preparata su tutti i dettagli e ha funzionato.

Loki, Tom Hiddleston
Loki, Tom Hiddleston

Ci può anticipare quali sono stati i suoi riferimenti?

Ho preso influenze un po’ ovunque: c’è molto di Metropolis e di Brazil, ma anche qualcosa dei Teletubbies: io adoro la fantascienza, così ho attinto all’immaginario visivo e architettonico di diverse epoche cinematografiche di questo genere.

Che Loki vedremo nella sua serie?

In Infinity War Loki completava la trasformazione da villain ad anti-eroe, morendo nel tentativo di fermare Thanos. Il nostro Loki è invece quello del passato che, nel loop temporale di Endgame, approfitta dell’intervento degli Avengers giunti dal futuro e nella confusione s’impadronisce del Tesseract per fuggire in un universo temporale parallelo, dove comincia la nostra storia.

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WandaVision affronta l’elaborazione del lutto; Falcon and the Winter Soldier echeggia temi del #BlackLivesMatter. Qual è il tema centrale di Loki?

La psicologia di questo personaggio permette una riflessione sul tema dell’identità: qui nessuno è veramente cattivo, né totalmente buono. Piuttosto ci si muove in un’area grigia, piena di sfumature. Ho trovato eccitante e liberatoria l’idea che la Marvel puntasse a produrre progetti tutti differenti gli uni dagli altri. Sono stati molto collaborativi: ogni volta che chiedevo se per loro un’idea che avevamo era troppo bizzarra, replicavano sempre «Vai pure oltre, spingi al limite il personaggio!».

Il fatto di avere come protagonista un attore come Tom Hiddleston immagino fosse di grande aiuto.

Per un regista lavorare con un attore che interpreta il suo personaggio da più di una decade è un lusso incredibile. Tom non è solo un attore straordinario, ha anche acquisito una conoscenza enciclopedica su Loki. Prima delle riprese ha fatto delle vere lezioni alla troupe e al cast, mostrando anche clip dei film precedenti, per illustrare il percorso psicologico del personaggio.

Loki - Disney+
Loki – Disney+

Il fatto poi di potersi ritrovare sul set con Owen Wilson, con cui aveva già recitato in Midnight in Paris, è stato divertente per loro e una benedizione per me: insieme hanno una chimica straordinaria. Owen voleva assolutamente poter recitare su corde mai toccate in precedenza e questo ruolo gli ha permesso di mostrare aspetti inediti del suo talento.

Ma a lei, prima di questa regia, piacevano i supereroi?

Da bambina sono cresciuta con i cartoons degli X-Men, ricordo di aver anche provato a tingermi capelli (con esito disastroso) perché volevo averli come Storm. I fumetti sono parte integrante della mia formazione e oggi sono fortunata a poter lavorare per una compagnia che sta dando spazio nei suoi blockbuster a registe di talento come Chloé Zhao, Cate Shortland e Anna Boden, solo per citare qualche nome.

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C’è qualcosa che unisce la sua esperienza in Sex Education a quella su Loki?

Uno dei miei film favoriti di sempre è Jurassic Park, perché lì quello che conta davvero sono i personaggi, anche se togli i canoni del cinema di genere, il cuore del film rimangono le persone, alla cui sorte ti appassioni. Allo stesso modo in Sex Education, tolte le gag, si narravano i problemi nel raggiungimento della maturità e in Loki, eliminando gli aspetti fantascientifici e i riferimenti fumettistici, il cuore rimane l’empatia con i personaggi