Lucio Dalla. Anche se il tempo passa, dal 22 settembre la mostra-evento a Roma

Dal 22 settembre al 6 gennaio, al Museo dell'Ara Pacis a Roma, la mostra-evento per celebrare uno dei più amati artisti italiani e internazionali nel decennale della sua scomparsa

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Il primo microfono, la prima macchina per scrivere, gli strumenti con cui ha imparato a suonare, i vestiti e i cappelli indossati nelle sue numerose apparizioni, fino alla tastiera suonata nel suo ultimo concerto. C’è questo e tanto altro nella mostra evento Lucio Dalla – Anche se il tempo passa, in programma a Roma al Museo dell’Ara Pacis, dal 22 settembre (decennale della sua scomparsa) fino al 6 gennaio 2023.

Un viaggio sensoriale e musicale per scoprire l’intimità e la potenza di uno dei cantautori più amati di sempre, ma soprattutto per raccontare il ruolo ricoperto da Dalla, in oltre cinquant’anni, nel cruciale passaggio culturale dagli anni Sessanta in poi, la modernità del suo pensiero, l’eclettismo del suo agire. Dalla, che non fu solo musicista, ma anche attore, scrittore, regista teatrale, amante dello sport, curioso e appassionato cultore di innumerevoli interessi, è stato protagonista di una continua ricerca espressiva di sonorità, innovatore e precursore di stili, esponente di spicco del movimento sperimentale, ancora oggi senza uguali.

Oltre dieci le sezioni della MostraFamiglia-Infanzia-Amicizie-Inizi musicali, Dalla si racconta, Il clarinetto, Il museo Lucio Dalla, la sua musica, il cinema, il teatro, la televisione, Universo Dalla, Dalla e Roversi, Dalla e Roma; quest’ultima sezione, inedita, è dedicata al rapporto tra il cantante e la Capitale.

Roma è un’altra importante tappa di un percorso iniziato nella natale Bologna e che proseguirà nel 2023, in occasione dell’ottantesimo della nascita, a Napoli, Pesaro, Milano e successivamente all’estero. D’altronde era speciale il rapporto tra Dalla e la Capitale, una passionale corrispondenza d’amore, anni memorabili per il cantautore. L’Urbe è luogo dal potere magnetico per la sua poetica visionarietà, è ispiratrice di canzoni scritte tra i vicoli nelle “notti dei miracoli”, è magico ritrovo dello spirito del cantore. Nel quartiere di Trastevere, in Vicolo del Buco 7, dove abitò fino alla metà degli anni ‘80, campeggia una targa con una strofa de La sera dei miracoli, canzone simbolo del suo legame con la città. “Mi stupisco sempre più del rapporto che c’è tra me e Roma. Una città unica al mondo, un palcoscenico straordinario che unisce tutte le classi sociali, in cui non c’è contrasto, c’è voglia di stare insieme” – aveva dichiarato l’artista.

Roma è stata anche la città complice di incontri memorabili, due su tutti: Federico Fellini e Andy Warhol, con cui gli capitò di giocare a flipper al Notegen in via del Babuino, senza sapere chi fosse. Gigantesco poeta che ha cambiato il corso della canzone d’autore, Dalla ha creato indimenticabili pietre miliari nella storia della musica e vinto numerosi premi, tra cui tre Nastri d’Argento e due David di Donatello. La colonna sonora di Borotalco di Carlo Verdone è stata un punto di svolta nel rapporto tra musica e cinema, soprattutto per l’inserimento di Cara, canzone d’autore che continua ad accompagnare il successo ‘evergreen’ del film.

 

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