Mani nude, la recensione del Fight movie con Alessandro Gassmann e Francesco Gheghi

I due si confermano in un film duro e ricco di momenti importanti

0
Mani nude

Presentato alla Festa del Cinema di Roma e, fuori concorso, al Milano Film Festival, dal 5 giugno arriva in sala Mani nude di Mauro Mancini, con Alessandro Gassmann e Francesco Gheghi. Ai quali si aggiungono, a completare il cast, anche Fotinì Peluso, Paolo Madonna, Giordana Marengo e Renato Carpentieri. Il film – prodotto da Eagle Original Content, Pepito Produzioni e Movimento Film con Rai Cinema e con il contributo della Calabria Film Commission – è tratto dall’omonimo romanzo di Paola Barbato (edito da R.C.S.) e distribuito da Medusa Film.

LEGGI ANCHE: Mani nude, il trailer del film con Alessandro Gassmann e Francesco Gheghi

IL FATTO

Oggi la vita di un ragazzo di buona famiglia può cambiare in un minuto. Il tempo di essere gettato nel cassone di un camion e ritrovarsi prigioniero, scoprendo di dover combattere ogni volta a mani nude per continuare a vivere. In fondo è quanto era successo anche a una ragazza dopo una notte di “amore” non voluto, e un incidente stradale che ne è stato la diretta conseguenza.

Mani nude

L’OPINIONE

Indagare la violenza che sta pian piano invadendo ogni angolo della nostra società e che sembra ormai riguardare tutti (anche chi si reputa “innocente”) è il tema che appassiona Mauro Mancini, uno dei registi e autori più interessanti del nostro nuovo cinema. Segnalatosi alla Mostra di Venezia nel 2020 con Non odiare, premiato alla Settimana della critica, Mancini riprende il romanzo della Barbato (ispirato alla realtà dei combattimenti clandestini, che infestano anche in Italia gli slums delle grandi città) per proporre un apologo sul bene e sul male, e sul diritto di avere (e il prezzo da pagare per) una seconda occasione nel cupo mondo di oggi.

Lo fa costruendo un film “eretico” nella dinamica, in cui alla parte action è dedicata soprattutto la parte iniziale, mente il cuore della storia è la difficile costruzione di una normalità a valle della follia. E lo fa dimostrando una bravura non comune nell’ottenere il meglio dai suoi interpreti, ad iniziare da Francesco Gheghi (che per Mani nude ha vinto il Ciak d’oro come rivelazione all’ultima Festa del Cinema di Roma), ancora una volta capace di variare registro, dopo la bella prova di Familia, per proseguire con Alessandro Gassmann, di nuovo generoso nel mettersi al servizio di storia e atmosfere immaginate del regista che lo aveva già diretto in Non odiare, e capace di recitare in sottrazione, dando un contributo decisivo alla credibilità complessiva dell’intera vicenda.

E c’è poi, oltre al “solito”, bravissimo Carpentieri, qui vero burattinaio del male, una nuova, eccellente Fotinì Peluso, alla quale è richiesto di incarnare la “normalità” (presunta) della vita e che con Mani nude arricchisce la sua collezione di prove strepitose. Va dato anche atto a Pepito (Holy Shoes, Le mie ragazze di carta, Zamora, Nero) e a Eagle Original Content di avere coraggio nel ricercare strade nuove per il nostro racconto cinematografico: Mani nude ne rappresenta un passaggio decisamente riuscito.

LEGGI ANCHE: Mani nude, il film di Mauro Mancini secondo Alessandro Gassmann e Francesco Gheghi (intervista video)

SE VI È PIACIUTO MANI NUDE, GUARDATE ANCHE…

Sono tanti i film che, lontano dall’Italia, hanno indagato la realtà dei combattimenti clandestini, tema visitato anche nel celebre Fight Club di David Fincher (1999). Tra i più riusciti, il canadese Costretto a combattere (2011). Da noi, l’unico vero precedente è il non memorabile Una ragione per combattere, di Alessandro Baccini, uscito nel lontano 2013.

Mani nude

RASSEGNA PANORAMICA
VOTO
mani-nude-la-recensione-del-fight-movie-con-alessandro-gassmann-e-francesco-gheghiItalia, 2024. Regia e sceneggiatura Mauro Mancini. Interpreti Alessandro Gassmann, Francesco Gheghi, Fotinì Peluso, Renato Carpentieri. Produzione Eagle Original Content, Pepito Produzioni, Movimento Film, Rai Cinema. Distribuzione Eagle Pictures. Durata 2h e 04'. Uscita: 5 maggio 2025