Ha rivoluzionato l’universo della pedagogia, ma la storia che ha portato Maria Montessori a diventare la scienziata che tutti conosciamo non è particolarmente nota. La regista francese Léa Todorov realizza sulla sua figura un film che vede protagonista Jasmine Trinca nei panni di una giovane Montessori. Maria Montessori – La Nouvelle Femme è al cinema dal 26 settembre con Wanted.
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IL FATTO
Nel 1900, la celebre cocotte parigina Lili lascia la Francia e si reca a Roma per affidare la figlia disabile Tina alle cure dell’istituto dove la dottoressa Maria Montessori sta sperimentando delle innovative tecniche di insegnamento rivolte ai bambini neuroatipici. Lili si vergogna di Tina e teme che la scoperta del suo legame con lei possa rovinare la sua posizione in società. Ma anche la donna che rivoluzionerà la pedagogia col suo “Metodo Montessori” deve tenere segreta l’esistenza di un figlio avuto fuori dal matrimonio.
L’OPINIONE
“Il femminile può essere tutto”, ha ribadito la protagonista Jasmine Trinca presentando in Svizzera il film di Léa Todorov. Anche se questa Maria Montessori, colta in uno specifico e delicato momento della vita, è narrata soprattutto attraverso la lente del desiderio di maternità, tradotto pubblicamente in attenzioni per i piccoli pazienti-allievi, ma negato privatamente da una società patriarcale che vieta alle donne di conciliare famiglia e realizzazione socio-lavorativa.
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Ed è solo uno dei temi che, malgrado i progressi intercorsi, si riverberano da quel passato al nostro presente: pensiamo al classismo (“Per essere libera, una donna deve essere ricca”, è la “lezione” di Lili alla pedagogista) e al pregiudizio verso le persone neurodivergenti, che all’epoca erano chiamate spregiativamente “idioti“. Tutti spunti critici su cui il biopic, pur cadendo (anche letteralmente) in qualche cliché ed eccesso didascalico, riesce a farci riflettere, sorretto dall’ottimo cast: non solo Trinca e Leïla Bekhti, che percorrono con intensità la gamma delle rispettive emozioni e contraddizioni, ma anche il gruppo di interpreti più giovani, scelti tra veri bambini con bisogni educativi speciali.
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Il doc Essere e avere di Nicolas Philibert, piccola grande lezione cinematografica di pedagogia in una scuola rurale francese. Sulla figura di Maria Montessori si è cimentata anche Paola Cortellesi, nella miniserie del 2007 diretta da Gianluca Maria Tavarelli.