Minamata, Johnny Depp e il fotografo che scoprì il veleno

Fortemente voluto dall’attore, arriva nelle sale la vera storia del fotografo americano che scoprì l’avvelenamento causato da un’industria a una intera città giapponese

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LA STORIA

Nel 1971 il grande fotografo americano W. Eugene Smith fu autore di uno storico reportage per la rivista Life. Invitato dalla giovane Aileen Mioko (destinata a diventare sua moglie) a Minamata, la località del Giappone che ha poi dato il nome alla celebre malattia, Eugene scoprì che a causa degli sversamenti di un’industria chimica, la Chisso Corporation, gran parte della popolazione era vittima di un atroce avvelenamento da mercurio, all’origine di gravi deformazioni fisiche, disabilità e terribili sofferenze.

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IL CORAGGIO DELLA DENUNCIA

Grande ispiratore del film è Johnny Depp, che ha dichiarato: «Sono rimasto estremamente affascinato dalla figura di Eugene Smith, dalle foto da lui scattate e da quello che ha vissuto e sacrificato in nome di una causa. Ha fatto un lavoro monumentale per Minamata e per il mondo intero. Quando ho scoperto dell’esistenza di questa malattia sono rimasto scioccato: è davvero difficile credere che sia avvenuto qualcosa del genere, che i responsabili sapessero cosa stava accadendo alla popolazione, quotidianamente avvelenata dal mercurio». Durante i titoli di coda poi scorrono le immagini dei principali disastri ambientali e umanitari degli ultimi anni, tra cui figura anche l’avvelenamento da diossina a Seveso, in Italia.

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LO ASPETTIAMO PERCHÉ…

La realtà mostrata al mondo dalle foto del celebre reporter rivela un incubo senza fine, e ancora oggi la malattia di Minimata continua a mietere vittime.