Mission: Impossible 7 & 8, ecco le date mentre Skydance balla con Apple

Mission: Impossible 7 e 8 hanno delle date d'uscita, ma intanto un annuncio scuote tutta l'industria cinematografica

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Tom Cruise Mission Impossible 7
Tom Cruise in Mission: Impossible 7

Paramount Pictures e Skydance hanno finalmente deciso le nuove date d’uscita di Mission: Impossible 7Mission: Impossible 8.

Ecco la comunicazione ufficiale:

“Dopo profonde riflessioni, Paramount Pictures e Skydance hanno deciso di posporre le date d’uscita di Mission: Impossible 7 & 8 a seguito dei ritardi dovuti alla pandemia in corso. Le nuove date d’uscite sono quindi fissate per il 14 luglio 2023 e il 28 giugno 2024. Non vediamo l’ora di offrire agli spettatori un’ineguagliabile esperienza cinematografica.”

Tom Cruise ha già un prodotto firmato Paramount-Skydance nel 2022, Top Gun: Maverick, anche questo a lungo rinviato e adesso fissato per il 27 maggio.

Ma questi saranno anche gli ultimi prodotti che Skydance offrirà a Paramount Pictures in esclusiva.

La collaborazione assai fruttuosa tra la major e la casa di produzione è infatti giunta al capolinea proprio oggi, venerdì 22 gennaio, con l’annuncio da parte di Skydance del raggiunto accordo con Apple TV+, la piattaforma streaming di proprietà della multinazionale con sede a Cupertino.

Un grosso colpo per le future evoluzioni delle Streaming Wars, una mazzata tremenda per Paramount Pictures, che dopo dieci anni perde il suo più redditizio fornitore di contenuti, proprietario di franchise blockbuster come quelli già riportati, e a cui si aggiungono anche Transformers, Star Trek, Terminator, che potrebbe avere l’ennesima resurrezione proprio dentro casa Apple.

David Ellison, CEO di Skydance, avrebbe firmato un accordo di first-look con Apple Original Films. Non sono stati divulgati molti dettagli, se non che l’accordo è per un buon numero di anni a venire ma non è esclusivo. Questo vuol dire che Paramount potrà ancora lavorare in co-produzione, ma sara Apple a decidere per prima se distribuirli o meno. Apple potrà scegliere fino a un numero fissato di prodotti ogni anno dal target allargato e internazionale.

Skydance ha già all’attivo una serie di clamorosi successi in streaming, come The Old Guard e, in parte, 6 Underground su Netflix, Without Remorse e The Tomorrow War su Amazon. E prossimamente su Netflix arriverà l’atteso The Adam Project che riunisce il team di Free Guy, Ryan Reynolds e il regista Shawn Levy.

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Tutte operazioni che sono andate decisamente delle uscite in sala di Snake Eyes: G.I. Joe Origins, Terminator: Dark Fate e Gemini Man, l’ipertecnologico film di Ang Lee con Will Smith, tre film che hanno decisamente fallito al botteghino.

Vedremo un giorno Mission: Impossible solo su Apple Tv+?

Molto difficile, perché Tom Cruise ha enorme rispetto e amore per la sala e per il pubblico che le frequenta. Ma è altrettanto vero che sempre di più i cinema sono templi per opere evento.

Di contro, Apple ha attuato una politica nei confronti del prodotto lungometraggio basata su grandi nomi. Solo guardando al recentissimo passato abbiamo visto Tom Hanks, Joel Coen con The Tragedy of Macbeth, la sorpresa indie CODA. E per il futuro è atteso Martin Scorsese con Leonardo DiCaprio e il loro Killers of the Flower Moon.

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Skydance e Apple avevano già un accordo in corso, per la distribuzione dei loro titoli animati, il primo dei quali sarà Spellbound. Ricordiamo che la divisione animation di Skydance è diretta da un signore che si chiama John Lasseter, il fondatore della Pixar, amico fraterno di Steve Jobs. Quando si dicono le coincidenze…

In tutto ciò, anche Paramount ha la sua piattaforma streaming, Paramount+, e il piano industriale già prevedeva, nel tempo, un parziale disimpegno dai blockbuster in favore di produzioni medie per alimentare la piattaforma. Ma è anche vero che dal 2010 a oggi Paramount ha incassato 6 miliardi di dollari grazie alla distribuzione in sala, e certamente non sono soldi a cui si rinuncia facilmente.

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Infine ci sono proprio le sale cinematografiche, che da quest’annuncio escono preoccupate e in futuro potenzialmente con le ossa rotte, in un momento in cui avrebbero bisogno di tutto il supporto possibile. Ma è anche vero che Apple non è contraria al distribuire i suoi titoli anche in sala, quindi vedremo cosa succederà. Si parla comunque di prodotti che potrebbero essere pronti tra due anni. C’è intanto da sperare che le sale resistano così a lungo.