La 21a edizione del Monte Carlo Film Festival de la Comédie si svolgerà dal 27 al 30 novembre presso il Grimaldi Forum nel Principato di Monaco. Ideato e diretto da Ezio Greggio e cofondato dal compianto Mario Monicelli, il Monte Carlo Film Festival è una delle principali manifestazioni cinematografiche al mondo dedicate alla commedia. Anche quest’anno si alternano proiezioni e masterclass con alcuni dei protagonisti più amati del cinema internazionale, italiano e francese, prima di chiudere con la tradizionale serata di Gala e la premiazione, prevista per sabato 30 novembre .
Promuovere, diffondere e dare lustro ai vari generi della commedia attraverso uno spazio specifico dedicato ad anteprime cinematografiche, sia in concorso che fuori concorso, è l’obiettivo del Moncarlo Film Festival che quest’anno dedica una sezione ai cortometraggi, lo Short Comedy Award.
Una giuria presieduta dal premio César Anne Brochet, nota per le sue interpretazioni in Tous les matins du Monde, Cyrano de Bergerac, Il Riccio e If you don’t, I will, con Ricky Memphis (Immaturi, Vacanze di Natale a Cortina e La mossa del pinguino) e la nota attrice francese Andrea Ferreol, giudicherà opere in concorso come La Scommessa – Una Notte In Corsia di Giovanni Dota con Carlo Buccirosso e Lino Musella. Insieme a la commedia queer franco-britannica Paul & Paulette take a bath di Jethro Massey, vincitore del premio del pubblico della Settimana Internazionale della Critica; e alla dark comedy vincitrice alle Giornate degli Autori, Vampire humaniste cherche suicidaire consentant della canadese Ariane Louis-Seize. A questi si aggiunge l’esordio alla regia dell’attrice francese Laetitia Dosch con Le procès du chien, un susseguirsi di sketch in un’analisi delle miserie umane e delle virtù canine. Dani de la Orden torna per il quarto anno consecutivo con nuovo film, la dramedy Casa en llamas. Fuori concorso Ops! È già Natale di Peter Chelsom con la partecipazione di Danny De Vito e Andie MacDowell.
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Come di una investitura cavalleresca avvenuta proprio per mano del Principe Alberto Ranieri, Ezio Greggio parla a Ciak di come è nato, più di vent’anni fa, il Monte Carlo Film Festival.
“La storia del festival nasce dal fatto che più di 20 anni fa non c’erano festival dedicati alla commedia. Le commedie non venivano nemmeno mai invitate nei festival, addirittura venivano proprio osteggiate. Monicelli mi diceva: ‘È vergognosa questa cosa. Noi abbiamo mantenuto il cinema italiano attraverso le commedie, abbiamo sostenuto nei periodi bui i distributori e i produttori con un pubblico che ama il nostro genere più di ogni altro e ciò nonostante non abbiamo un riconoscimento”. Allora un giorno mi trovavo dal principe Alberto Ranieri e gli chiesi: ‘Principe, se io portassi qui un festival del cinema dedicato alla commedia che ne dice?’. Il principe si entusiasmò e mentre ci stavamo salutando fece una battuta: ‘Però mi deve fare una promessa Greggio: diventeremo più grandi di Cannes’. Io mi misi in ginocchio e, come se avessi dovuto ricevere un’investitura da cavaliere con la spada, promisi. Lì iniziò la nostra lunga storia di collaborazione con le prime edizioni in cui abbiamo avuto ospiti grandi attori francesi, italiani, americani, da Leslie Nielsen ad Alberto Sordi, Nino Manfredi, Claudia Cardinale, Gina Lollobrigida e Jean Sorel. Per non parlare dei vari presidenti di giuria e dei grandi registi francesi. Insomma abbiamo sdoganato questo genere e oggi il nostro è diventato il Festival di commedia più importante del mondo”
In questi 21 anni di storia quali sono state le soddisfazioni più grandi che ha ricevuto dal Monte Carlo Film Festival?
“Tantissime! Innanzitutto, una delle grandi soddisfazioni è che i film che vincono negli ultimi anni il premio come miglior commedia europea sono spesso quelli che abbiamo passato noi mesi primi al Festival. Significa che la nostra selezione è forte. Un’altra soddisfazione sta nell’aver potuto aiutare tanti colleghi presentando a Monte Carlo i loro film che hanno trovato poi distribuzione. Un fatto memorabile avvenne con il mio amico Peter Bogdanovich, che purtroppo ci ha lasciato troppo presto, il suo film non aveva ancora un mercato europeo, ma all’anteprima piacque tantissimo e ci furono così tanti applausi che lui si commosse. Insomma, questo gli consentì di piazzare il film in un sacco di Paesi, inclusa la Francia che non è un mercato facile, e fece anche un ottimo risultato al botteghino. Zalone venne col suo primo film al mio Festival e questo gli portò fortuna. Quando tornò poi per un’edizione successiva, fu come sempre molto carino e disse di essere tornato perché Monte Carlo gli aveva portato fortuna”
Quali saranno le sorprese di questa 21ª edizione del Montecarlo Film Festival?
“Quest’anno abbiamo veramente una serie di film fantastici che arrivano da una decina di Paesi diversi. Abbiamo film che arrivano dall’Argentina, dall’Inghilterra, dal Canada, dalla Spagna, dalla Francia e dalla Svizzera. È una soddisfazione poter mostrare commedie che altrimenti avrebbero difficilmente visibilità. Il Festival è un’occasione per avere un raffronto della visione della commedia nel cinema da parte di altri Paesi del mondo. Abbiamo poi una giuria che vede come presidente una grandissima attrice francese Anne Brochet e in cui ci sono un amico carissimo, Ricky Memphis, che porterà un tocco d’italianità con la sua ironia, e Andrea Ferreol, che ha lavorato con tutti i grandi del cinema francese e italiano. Avremo poi in concorso il nuovo film di Peter Chelsom che vede la partecipazione di Danny DeVito e Andie MacDowell. Un’altra delle cose più carine di quest’anno è che premieremo Salvatore Esposito, tutti lo conoscono per Gomorra, ma presto lo vedremo protagonista in Piedone – Uno sbirro a Napoli dove dimostra di avere anche un’ironia che solo i grandi attori hanno, presenteremo anche il suo ultimo libro. Infine, ci sarà un gran finale in cui premieremo Giuseppe Tornatore e sarà un momento veramente magico”
Quali sono gli obiettivi che sente ancora di dover raggiungere?
“La promessa fatta al principe Ranieri!”