Nel giugno del 2019 non c’era ancora il Covid, Netflix aveva circa la metà del suo catalogo a disposizione e la guerra allo streaming era decisamente meno accesa. In questa cornice usciva Murder Mystery, un’action comedy fresca, breve e divertente, costruita sulla coppia Adam Sandler e Jennifer Aniston (quest’ultima subentrata a Emily Blunt prima e Charlize Theron dopo) nei panni di una coppia di marito e moglie che si scoprono detective. Il successo fu immediato e da record: raggiunse oltre 30 milioni di account nei primi tre giorni di distribuzione e fu il quinto film originale più visto di sempre su Netflix, con 73 milioni di visualizzazioni.
Doveroso, se non obbligatorio, cercare di replicare il successo del primo capitolo con un sequel, preparato con la stessa ricetta e senza troppi stravolgimenti, se non per la regia, passata dalle mani di Kyle Newacheck a quelle di Jeremy Garelick. Arriviamo così, a distanza di quattro anni, a Murder Mystery 2, prodotto dalla stessa Happy Madison Productions di Adam Sandler (che dal 2014 ha un contratto pluriennale con Netflix) e scritto sempre da James Vanderbilt (che nel mezzo si è fatto acclamare con Scream V).
IL FATTO
Quattro anni dopo aver risolto il loro primo omicidio in Europa (la misteriosa morte di un anziano miliardario per la quale erano stati incastrati), Nick e Audrey sono ora detective a tempo pieno. Accantonati i vecchi lavori da poliziotto e parrucchiera, i due stanno lottando per far decollare la loro agenzia di investigazione privata, proprio quando quando vengono invitati a celebrare il matrimonio del loro amico Maharaja (Adeel Akhtar) sulla sua isola privata. Basta poco per ritrovare gli Spitz di nuovo nei guai: subito dopo l’inizio dei festeggiamenti, lo sposo viene rapito per ottenere un riscatto e tutti gli ospiti, dai membri della famiglia alla sposa stessa, diventano sospettati. Nick e Audrey si imbarcano in un caso ad alto rischio che finalmente darà loro tutto ciò che hanno sempre sognato: la possibilità che la loro agenzia investigativa abbia finalmente successo… e un viaggio a Parigi tanto atteso.
L’OPINIONE
Frenetico è l’aggettivo giusto per descrivere Murder Mystery 2, un sequel, lo dicevamo in apertura, costruito ad hoc sulla chimica dei due protagonisti e sulle loro affermate doti comiche, ma che risente, seppur intrattenendo, di un po’ troppa accelerazione. Quelle doti che nel primo film avevamo avuto modo di apprezzare maggiormente, grazie ad una sceneggiatura più forte sui dialoghi e sull’intreccio, risultano nel sequel sacrificate a favore di molta più azione, inseguimenti e scene fisiche elaborate, a dimostrazione di un budget imponente. Il film sfrutta al massimo le sue affascinanti location, dall’isola esotica di inizio film, alla sempre elegante Parigi che domina tutto il secondo e terzo atto, quest’ultimo ambientato niente meno che all’interno (ed esterno!) della Tour Eiffel, ma spreca (sempre per la troppa fretta) il cast internazionale di contorno, composto da nomi di rilevo come Melanie Laurent, Jodie Turner-Smith, Mark Strong, Enrique Arce (l’Arturito de La Casa di Carta) e John Kani.
Sarebbe bastato premere un po’ meno il piede sull’acceleratore, dare il tempo allo spettatore di assimilare il mistero (troppo scarsamente intricato) e godersi qualche scambio di battute in più tra le due star, che comunque portano a casa la partita dimostrando di sapersi (e saper) divertire, la Aniston nelle vesti di un Tom Cruise in tacchi a spillo e Sandler in quelli di un Johnny English americano.
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Il primo film che ha unito sullo schermo Adam Sandler e Jennifer Aniston, Mia moglie per finta, i due gialli Knives Out e Glass Onion, e l’altra recente action comedy di coppia, Shotgun Wedding.
