Nastri d’Argento 2021, Nastro della legalità a Europa di Haider Rashid

Dalla Mostra di Venezia l’annuncio del film che sarà premiato a Roma.

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Va al film Europa di Haider Rashid il Nastro della legalità 2021 che i Giornalisti Cinematografici Italiani assegnano in sinergia con il Festival Trame. L’annuncio dalla 78. Mostra Internazionale di Cinema di Venezia si avvia alla sua conclusione la decima edizione della manifestazione di Lamezia Terme.

“Un premio che sottolinea l’attenzione speciale al ‘cinema civile’ dei Giornalisti Cinematografici Italiani siglando ancora una volta la militanza quotidiana dei cronisti di carta stampata, tv, radio e web per il cinema di qualità e la denuncia di ogni mafia”, sottolinea la Presidente Laura Delli Colli.

Presentato con successo alla Quinzaine Des Réalisateurs di Cannes e segnalato dalla Critica italiana, Europa – che in questi giorni è in sala (con I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection) – è la cronaca di un drammatico, avvincente, coraggiosa fuga attraverso luoghi inospitali e pericolosi, in cui un ragazzo lotta per la sopravvivenza, in fuga verso la Turchia sulla ‘rotta balcanica’. Una coinvolgente riflessione sulla violenza che sigla mille storie di chi cerca disperatamente accoglienza e pace verso la serenità di un rifugio in Europa.

Il film vincitore del Nastro della legalità 2021 sarà a Roma, protagonista di un evento condiviso con il Festival che, quest’anno, ha scelto come tema una parola che s’intona perfettamente anche alla tragedia dell’Afghanistan. Resistere è un tema in perfetta sintonia con il ‘mood’ del cinema più coraggioso, che il Sngci, quest’anno al suo 75.mo anno di attività, da sempre sostiene con coerenza.

Dice ancora la Presidente Sngci, a nome del Direttivo: “Il Premio a Europa ci ricorda che il cinema non vive solo di leggerezza, di red carpet e riflettori sullo star system ma, come insegnano i maestri – e come dimostra il coraggio di tanti piccoli film spesso indipendenti – rende il cinema specchio della società e insieme strumento di denuncia sociale e di crescita civile. Proprio come accade in Europa. E come dev’essere il lavoro di un buon cronista”.

Haider Rashid, cresciuto a Firenze è italo-iracheno e ha già firmato fin dai cortometraggi opere di forte sensibilità ai temi dell’immigrazione, autore di un cinema che unisce la militanza alla capacità di raccontare storie con un taglio fortemente emotivo: nel film il protagonista, Kamal, viene catturato dalla polizia di frontiera bulgara ma riesce a scappare, cercando una via di fuga in un’interminabile foresta dove anche la natura è nemica.