Netflix punta sul suo film più costoso per migliorare i conti in difficoltà

Si spera in Ryan Gosling, Chris Evans e Rege Jean Page per far crescere gli abbonati.

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Saranno Ryan Gosling, Chris Evans, Regé-Jean Page e Ana De Armas a salvare Netflix? O almeno a far tornare in equilibrio budget e previsioni, colpiti duramente da quella pandemia che ha chiuso tutti in casa davanti al televisore… Questa la speranza dello streamer, che ha da poco dato il via alle riprese di The Grey Man, il suo film più costoso mai prodotto. Proprio mentre si discute di sforamento di bilancio e imprevisti cali di abbonati.

Possibile primo passo di un nuovo franchise, The Gray Man può contare su un budget di 200 milioni di dollari (più di quanto speso persino per The Irishman, almeno in attesa dei conti definitivi di Knives Out 2 e 3) e su un cast stellare. Che oltre ai nomi già fatti, annovera Jessica Henwick, Billy Bob Thornton e Alfre Woodard, tutti agli ordini dei fratelli Anthony e Joe Russo.

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Loro i registi di uno spy thriller in stile James Bond incentrato sul killer della CIA Court Gentry (Gosling), in fuga dalla sua stessa agenzia e inseguito dall’ex collega Lloyd Hansen (Evans), nella storia affiancato dalla splendida Ana de Armas.

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Un bilancio da rivedere

200 milioni che si spera ripaghino l’investimento, anche per giustificare il loro esborso. Tanto più in un bilancio che ha ufficialmente superato i limiti che si era imposto. E non di poco, visto che stando al rapporto sugli utili del primo trimestre, il gigante dello streaming prevede di sborsare oltre 17 miliardi di dollari durante l’anno fiscale 2021. Per avere un termine di paragone, nel 2019 il budget per i contenuti era stato di ‘soli’ 13,9 miliardi di dollari, mentre nel 2020 – per ovvi motivi – di 11,8 miliardi.

Gli abbonati da riconquistare

Un tentativo di andare a recuperare quegli abbonati che, dopo l’impennata dell’anno scorso non hanno raggiunto i numeri sperati. Secondo Variety, Netflix ha raccolto 3,98 milioni di nuovi abbonati in tutto il mondo, non raggiungendo la quota prevista di 6 milioni e restando ben lontana dagli 8,5 del quarto trimestre del 2020 e i 15,8 del primo del 2020.

Nonostante i suoi 207,4 milioni di abbonati totali, poi, le previsioni aggiornate parlano di una crescita ancora minore per il secondo trimestre di quest’anno, con un solo milione di nuovi iscritti e una crescita zero tra Stati Uniti, Canada e America Latina. Un problema che si sta riflettendo sulle sue quotazioni in borsa, con le azioni della società che sono diminuite di oltre il 10%.