Se ne va un volto simbolo del cinema d’autore europeo: Bruno Ganz, l’attore svizzero morto il 16 febbraio a Zurigo a 77 anni, conosciuto soprattutto nei film di Wim Wenders, Silvio Soldini, Werner Herzog. Dopo lunghi anni in teatro, fu proprio Wenders a regalare a Ganz il primo ruolo importante al cinema, nel 1977: l’attore interpreta corniciaio Jonathan Zimmermann in L’amico americano, a fianco di Dennis Hopper. Due anni dopo Ganz è l’agente immobiliare che incontrerà Dracula nel Nosferatu – Il principe della notte di Werner Herzog. Sempre Wenders scrive per lui un altro personaggio iconico del cinema tedesco anni ’80, l’angelo Damiel di Il cielo sopra Berlino.
Bruno Ganz in Il cielo sopra Berlino:
Nel frattempo Ganz, la cui madre era italiana, comincia anche a lavorare nel nostro paese con Giuseppe Bertolucci (in Oggetti smarriti e La domenica specialmente), Mauro Bolognini (La storia vera della signora delle camelie), ma è soprattutto il film di Silvio Soldini Pane e tulipani a farlo conoscere in Italia: Ganz interpreta un cameriere islandese, romantico e forbito, che la casalinga in fuga Rosalba (Licia Maglietta) incontra a Venezia.
Bruno Ganz in Pane e tulipani:
La popolarità di Ganz crebbe con la sua mimetica e sanguigna interpretazione di Adolf Hitler nel film La caduta di Oliver Hirschbiegel, e poi in The Reader di Stephen Daldry, Un’altra giovinezza, il film “europeo” di Francis Ford Coppola, e The Party di Sally Potter. Tra pochi giorni uscirà anche in Italia il suo ultimo film, l’horror La casa di Jack di Lars von Trier, al cinema dal 28 febbraio: ancora cinema d’autore, fino alla fine.