Ci sarà Edoardo Leo a presentare il suo Noi e la Giulia, ma anche il super ospite Michael Radford, il regista di Il postino, che sta per girare un film in Spagna: è tutto pronto per la seconda edizione di Fiesta, Festival del Cinema Italiano a Palma De Mallorca, l’iniziativa in programma dal 24 al 28 giugno organizzata dall’Associazione Abilis in collaborazione con la Fondazione Miff di Palma de Mallorca e con il Patrocinio del Ministero dei Beni Culturali, di Anica, Ice e Cinecittà Luce.
Fiesta non è solo una rassegna: ha come obiettivo la promozione delle coproduzioni tra Italia e Spagna con un occhio rivolto ai giovani, come ci spiega Gabriella Carlucci, fra gli organizzatori: «Ci siamo specializzati nella promozione di opere prime e seconde: l’obiettivo è distribuire le nostre opere in Spagna, e viceversa. E poi promuovere le coproduzioni. Da tanti anni questo tipo di rapporto tra Italia e Spagna non esiste più. Durante il festival i rappresentanti del Ministero italiano e spagnolo sottoscriveranno un protocollo d’intesa di un fondo per il co-sviluppo di coproduzioni italiane e spagnole. Il festival poi è incentrato sui giovani con un bando che promuove giovani talenti europei dai 18 ai 25 anni, sempre tra Italia e Spagna, nella sceneggiatura e nella regia». E lo sguardo si apre anche oltre l’Europa: «L’Italia è entrata nel programma Ibermedia che promuove coproduzioni tra Spagna e America Latina». Il festival nasce dall’idea che «c’è spazio per il cinema spagnolo in Italia come in Spagna per il cinema italiano. Anche le loro commedie hanno un umorismo molto comprensibile per il nostro pubblico. Il problema per noi europei è che siamo schiacciati dal cinema americano. A Palma de Mallorca ci sono le ville estive di molti divi, da Michael Douglas a Brad Pitt. È il posto dove la gente di cinema va in vacanza. Ma perché dobbiamo sempre solo invitare gli americani che sono già conosciuti? Possiamo competere col cinema americano solo se ci organizziamo, se facciamo sistema per dare impulso ai nostri cinema e ai nostri giovani. Anche la Spagna ha questa esigenza. Basti pensare che il luogo in cui facciamo il festival Cineciutat, in onore di Cinecittà».
Qui sotto il video della conferenza stampa: