La settima arte a Rimini: ecco le esclusive litografie di David Lynch dedicate a Fellini

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David Lynch

Diceva Federico Fellini: «Sono i soldi che fanno venire le idee». E proprio a Rimini, la città dell’autore di Amarcord, sta per avere luogo un festival che mette a fuoco il cinema come arte, ma anche come industria. 

Dal 3 al 5 maggio si terrà infatti la rassegna La settima arte, che celebra il cinema e le professioni ad esso legate (oltre alla regia, i costumi, la musica, gli effetti speciali, la fotografia…). Tre giorni di incontri, proiezioni, mostre e masterclass. Si alterneranno dunque parole e immagini, discorso sul cinema come mestiere e come arte, attraverso conferenze e  proiezioni nelle varie sale della città, compreso lo storico cinema Fulgor, in cui Fellini fu illuminato, ancora bambino, dai film su Maciste.

Tra gli ospiti principali che si alterneranno sui vari palchi (Castel Sismondo, Teatro Galli, Cineteca di Rimini, Gambalunga e molti altri luoghi): il critico Paolo Mereghetti, il regista e direttore della fotografia Daniele Ciprì, il costumista Carlo Poggioli, il regista e produttore Matteo Rovere, il regista Pupi Avati, l’attrice Laura Morante, il regista, produttore e artista di effetti speciali Victor Perez, il giornalista Franco Di Mare e il docente universitario e critico Roy Menarini.

David Lynch e Federico Fellini: una mostra in 11 litografie

Tra gli eventi più attesi, l’anteprima nazionale della mostra David Lynch. Dreams. A Tribute to Fellini (Castel Sismondo e Galleria Primo Piano, visitabile fino al 14 luglio), che raccoglie una serie di 11 litografie del regista, pittore e fotografo di Missoula dedicate a Fellini e 12 disegni della  collezione Fondazione Fellini di Sion, Svizzera. Sempre su David Lynch si terranno lezioni di cinema, performance e proiezioni.

Lithographie 1 © David Lynch, Courtesy Item Editions, Paris

Il ciuffo d’argento, lo sguardo indecifrabile, la luce, le tenebre e tutta la sua arte destabilizzante. Nell’ultimo quarto di secolo le opere e il fascino di Lynch hanno dato un volto preciso e contorni definiti alle nostre paure (Frank di Velluto blu, Bob di Twin Peaks, l’Uomo misterioso di Strade perdute) e alla nostra forza interiore (l’agente Dale Cooper di Twin Peaks, il vecchio Alvin di Una storia vera, la meditazione yogina), così come al tema del doppio (la magnifica terza stagione di Twin Peaks ne è il manifesto seminale e definitivo).

Lithographie 2 © David Lynch, Courtesy Item Editions, Paris

Questi ultimi venticinque anni di cinema – ma anche tv, dipinti, fumetti, musica, cartoon, scritti – sono stati marchiati a fuoco dalle maschere, dagli incubi spaventosi, claustrofobici, sexy, colorati o al buio, dell’autore. Il regista di Eraserhead sa sempre come dare verosimiglianza all’impossibile e alle “camere rosse”, perché, oltre alla meditazione e ai sogni, conosce le persone, la loro bellezza e i loro demoni concreti (basti vedere la serie di videointerviste sul sito: interviewproject.davidlynch.com).

La conferenza stampa del festival si terrà a Rimini il 29 aprile, mentre per il programma completo degli eventi, tutti a ingresso libero, si può già consultare il sito: www.lasettimarte.it. Buone visioni.

Luca Barnabé