Permette? Alberto Sordi, al cinema il film evento per i 100 anni del grande attore

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Il 1920 è stato un anno di nascite cruciali per il cinema italiano. Oltre a Federico Fellini, di cui si è celebrato il centenario lo scorso 20 gennaio, nello stesso anno (il 15 giugno) è nato anche Alberto Sordi. E per omaggiare il grande attore il 24, 25 e 26 febbraio Altre Storie porta al cinema Permette? Alberto Sordi, un film evento che racconta gli esordi, le amicizie, gli amori e tanti aneddoti della vita del giovanissimo Sordi al debutto nel mondo dello spettacolo. Il film, una coproduzione Rai Fiction – Ocean Productions, andrà in onda prossimamente su Rai1. 
 
Permette? Alberto Sordi vuole ricordare la straordinaria vitalità di Alberto Sordi, il suo immenso talento, la sottile ironia, l’artista e l’uomo, tra difetti e virtù. “Non ci ha mai permesso di essere tristi”, disse di lui Ettore Scola. La sua capacità di scherzare e ironizzare sulle piccolezze, sulle nevrosi e le contraddizioni degli italiani, nel corso degli anni, ha lasciato un segno nella storia del costume del nostro Paese. 
 
Il film racconta in particolare vent’anni – dal 1937 al 1957 – nei quali Sordi è protagonista di una continua crescita professionale: si fa conoscere come doppiatore di Oliver Hardy, alla Radio e nel Varietà, conquistando il pubblico con i suoi primi personaggi divertenti. In quel periodo nasce l’amicizia con Fellini che lo avrebbe portato al successo come attore. Nel film c’è anche il Sordi meno conosciuto: gli amori, la famiglia, gli amici.
 
Diretto da Luca Manfredi, con un eccezionale Edoardo Pesce nel ruolo del giovane Alberto, il film vede nel cast Pia Lanciotti nel ruolo di Andreina Pagnani, Alberto Paradossi nel ruolo di Federico Fellini, Paola Tiziana Cruciani, Luisa Ricci, Michela Giraud, Paola Giangrasso, con la partecipazione amichevole di Giorgio Colangeli, Martina Galletta; Francesco Foti, Sara Cardinaletti e Lillo Petrolo nel ruolo di Aldo Fabrizi. 
 
«Permette? Alberto Sordi vuole essere un affettuoso omaggio al grande talento di uno dei maggiori interpreti di un genere che ci ha reso famosi in tutto il mondo: la Commedia all’italiana», racconta il regista Luca Manfredi. «Un genere capace di raccontare i drammi e i vizi della nostra società̀, appena uscita dall’ultima guerra, con il sorriso e l’ironia. Un attore straordinario, dotato di un talento innato, che ci ha regalato con più̀ di duecento film una galleria di personaggi indimenticabili con un gioco di invenzioni e di “tic” sui loro modi di parlare e di muoversi, come il suo famosissimo saltello. Ma Alberto ha dovuto faticare non poco, per vedere riconosciuto il suo talento. Senza mai abbattersi, ma anzi, combattendo con una tenacia inarrestabile (che poi ha trasferito in uno dei suoi personaggi più noti, il Dentone) è riuscito a diventare uno degli attori più apprezzati del grande cinema italiano».