Se ti abbraccio non aver paura: Gabriele Salvatores racconta il suo nuovo film con Claudio Santamaria

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Viaggio in Italia di Gabriele Salvatores
Gabriele Salvatores

Il viaggio on the road, da Trieste verso l’est, del cantante Willi, interpretato da Claudio Santamaria, insieme a Vincent, il figlio sedicenne autistico: è la trama del nuovo film di Gabriele Salvatores Se ti abbraccio non aver paura, che il regista sta girando in queste settimane sull’isola di Pag, in Croazia. Dopo le due parentesi fantasy di Il ragazzo invisibile e del sequel Seconda generazione, con questo progetto Salvatores torna allo spirito dei suoi film di viaggio, anche nel gruppo che ha voluto intorno: oltre a Santamaria, per la prima volta con lui sul set, ha chiamato Valeria Golino, Diego Abatantuono e il musicista Mauro Pagani, che avevano lavorato a Puerto Escondido. Vincent, invece, è interpretato dall’esordiente ventenne Giulio Pranno«Non è un film sull’autismo, anche perché non c’è un solo modo di essere autistici: è una malattia che nasconde abissi di mistero. Vogliamo raccontare invece come sia possibile amare anche chi è molto diverso da noi», ha detto Salvatores.

Se ti abbraccio non aver paura
Giulio Pranno

Il film, scritto da Salvatores con Umberto Contarello e Sara Mosetti, è ispirato molto liberamente all’omonimo romanzo di Fulvio Ervas, ma cambia molti aspetti cruciali, come l’ambientazione (il confine tra Messico e Stati Uniti nel libro diventa quello italiano coi Balcani) e il personaggio del padre. «Willi è un cantante la cui carriera non è mai decollata: va in giro a cantare le canzoni di Domenico Modugno per feste e matrimoni», racconta Santamaria, che nel film canta veramente le canzoni di Modugno, da Nel blu dipinto di blu a Vecchio frack. «Willi decide di conoscere per la prima volta suo figlio dopo 16 anni, non sa che è autistico. Ho pensato che Vincent si trovasse bene con questo padre perché, in fondo, è uno di strada, che affronta situazioni estreme: un ragazzo autistico per lui è il problema minore, devono solo trovare un linguaggio comune». I due partono per un viaggio che sconvolge anche la vita della madre di Vincent, interpretata da Valeria Golino, e il padre adottivo, Diego Abatantuono.

Se ti abbraccio non aver paura
Giulio Pranno

Vincent, invece, «è uno al quale non si può mentire. È un po’ come i “fool” di Shakespeare, che si permettono di dire cose che le persone normali non possono dire», dice Salvatores. Che è felicissimo di aver deciso di spostare la storia dall’America all’Italia e ai Balcani: «È stata una scelta importante: se vuoi fare sinceramente un certo tipo di film devi stare legato all’Italia, alla tua terra, pur non rinunciando all’ambizione internazionale».