Trieste Science+Fiction Festival 2018: i vincitori

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Al consueto grido compatto del pubblico, «Raggi fotonici!!», ormai vero tormentone del festival, il Trieste Science+Fiction 2018 ha abbassato il sipario su un’edizione fortunatissima, con più di 20mila spettatori. 

Il Premio Asteroide al miglior film di registi emergenti, assegnato dallo scrittore Richard K. Morgan, la programmatrice internazionale Annick Mahnert e il critico e documentarista Alexandre Poncet, è andato al canadese Freaks di Zach Lipovsky e Adam Stein. Freaks, con Emile Hirsch e Bruce Dern, è un thriller sci-fi in cui una coraggiosa ragazzina sfugge al controllo iper-protettivo e paranoico del padre per scoprire che, per chi è diverso, il mondo può essere crudele.

Freaks

Menzione Speciale invece per Await Further Instructions dell’inglese Johnny Kevorkian: «Await Further Instructions è il primo film di genere post Brexit: contiene una critica politica di brutale potenza; è un’opera premonitrice rispetto ai nostri tempi e costituirà per molti anni a venire un fondamentale punto di riferimento».

Await Further Instructions

Il Premio Méliès d’argent, organizzato in collaborazione con la European Fantastic Film Festivals Federation (EFFF) e riservato a lungometraggi di genere fantastico di produzione europea, è andato a Man Divided, l’esordio nella fiction del documentarista Max Kestner, votato dalla giuria composta dal giornalista e critico cinematografico Enrico Magrelli, il docente e critico cinematografico Roy Menarini, il giornalista e scrittore Alessandro Mezzena Lona. Man Divided è ambientato nel 2095, quando tutta l’acqua dolce terrestre è scomparsa a seguito di una catastrofe ecologica. Il protagonista, Fang Rung, si sottopone a fissione molecolare per mandare un suo doppio – nome in codice Gordon Thomas – indietro nel tempo alla ricerca di una scienziata che avrebbe potuto salvare il mondo. Il Premio Méliès d’argent al miglior cortometraggio è invece stato assegnato a Thunder from a Clear Sky del francese Yohan Faure.

Man Divided

Il Premio del pubblico è andato alla commedia nera Lajko Gipsy in Space dell’ungherese Balazs Lengyel, la storia bizzarra del primo essere vivente nello spazio: non la cagnetta Lajka, ma un giovane Rom, pilota di aerei per irrigazione, di nome Lajko. Perché quando, nel 1957, l’Unione Sovietica concesse all’Ungheria l’onore di scegliere il primo cosmonauta da mandare nello spazio, la scelta cadde sul candidato più improbabile.

Lajko Gipsy in Space

TRIESTE SCIENCE+FICTION: TUTTO IL FESTIVAL IN 3 MINUTI!

TRIESTE SCIENCE+FICTION FESTIVAL: I PREMI

Premio Asteroide al miglior film: Freaks di Zach Lipovsky e Adam Stein

Menzione Speciale: Await Further Instructions di Johnny Kevorkian

Premio Méliès d’argent al miglior lungometraggio: Man Divided di Max Kestner

Premio Méliès d’argent al miglior cortometraggio: Thunder from a Clear Sky di Yohan Faure.

Premio del pubblico: Lajko Gipsy in Space di Balazs Lengyel

Premio Rai 4: Freaks di Zach Lipovsky, Adam Stein

Stars’ War – Premio della Critica Web: Jonathan di Bill Oliver

Premio Nocturno Nuove Visioni: Await Further Instructions di Johnny Kevorkian

Premio CineLab Spazio Corto: Herd di Mattia Temponi (Italia, 2018)

Premio alla Carriera Urania d’Argento: Douglas Trumbull, due volte premio Oscar, regista e maestro degli effetti speciali.