Non sono quello che sono, video intervista a Edoardo Leo e Ambrosia Caldarelli

Tratto dall'Otello di Shakespeare, il film, scritto diretto e interpretato da Edoardo Leo, è al cinema dal 14 novembre

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Edoardo Leo e Ambrosia Caldarelli Non sono quello che sono
Edoardo Leo e Ambrosia Caldarelli

Era nella mente di Edoardo Leo da circa una quindicina di anni, Nono Sono quello che sono, il film da lui scritto, diretto e interpretato è tratto dall’Otello di Shakespeare. Presentato al Locarno Film Festival, la trasposizione cinematografica di Leo dal classico della drammaturgia shakespeariana è al cinema dal 14 novembre con Vision Distribution.

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“Avrei voluto chiamarlo la tragedia di Desdemona – spiega Edoardo Leo -, ma alla fine mi sono reso conto che tutti i personaggi avevano un doppio, Iago aveva addirittura un triplo, e quindi alla fine ho pensato che Non sono quello che sono fosse il titolo giusto perché rappresentava tutti i personaggi”.

Non sono quello che sono” lo dice lo stesso Iago nell’opera di Shakespeare e rappresenta un po’ il corrispettivo dell’epica e ben nota frase pronunciata da Amleto in un’altra tragedia, ma l’Otello, spiega lo stesso regista e attore, è un’opera del tutto sui generis. Si intitola Otello, ma il protagonista è Iago (nel film interpretato da Leo), un cattivo che riesce a tirar fuori da sé e dai personaggi della storia un male corrosivo a cui il regista fa risalire anche la causa di uno dei più tragici femminicidi noti in letteratura.

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L’idea di lavorare all’Otello di Shakespeare nasce quindici anni fa da un articolo letto su un quotidiano. Un uomo, accecato da una folle gelosia, uccide sua moglie e poi si suicida. È allo stesso tempo la sinossi di una delle opere teatrali più famose nel mondo e triste cronaca dei nostri giorni. Da lì è partita una lunga ricerca per pensare un adattamento contemporaneo che fosse il più possibile rispettoso dell’originale“, dice ancora Leo.

Interamente trasposto in un romano realistico, ma nobilitato per mantenere e al tempo stesso attualizzare la poesia e la forza del linguaggio shakespeariano, Non sono quello che sono tocca temi drammaticamente attuali, allora come oggi. “Razzismo, violenza, invidia sociale, maschilismo, femminicidio, un’indagine sul male di una modernità sconcertante per una drammaturgia che ha più di 400 anni“,  ricorda Leo.

La video intervista a Edoardo Leo e  Ambrosia Caldarelli per Non sono quello che sono