Non una dichiarazione di guerra alle piattaforme di streaming, ma certo un ritorno al ‘pre-pandemia’ insieme alla volontà di sottolineare l’importanza della sala cinematografica come sede naturale per i film sono evidenti nel lungo documento pubblicato sul sito dell’Academy con le nuove norme che regoleranno l’assegnazione dei prossimi Oscar 2023. Accessibili esclusivamente solo ai film usciti e proiettati su grande schermo.
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Inutile discutere, urlare al ricatto o perdersi in polemiche sull’accessibilità di un’opera e sulla sua qualità intrinseca, Netflix, Apple, Hulu e Amazon Prime Video non potranno che adeguarsi se vorranno tornare a festeggiare sul palco del Dolby Theatre di Los Angeles
Dopo due anni di pandemia, la decisione della Motion Picture Academy sancisce in maniera – apparentemente – inappellabile le condizioni che dovranno rispettare i film che vorranno essere nominati agli Oscar, in qualsivoglia categoria.
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Anche quelli degli stessi streamer, assolutamente non esclusi a priori dalla contesa, ma certo condizionati. Che a questo punto non potranno più permettersi delle politiche distributive come quelle scelte per il vincitore del miglior film dell’anno scorso, I Segni del cuore (CODA), portato in sala da Apple TV+ solo dopo essere stato nominato.
Saranno presi dunque in considerazione solo i film usciti al cinema tra il primo gennaio e 31 dicembre 2022, mentre tra le altre regole modificate in questa nuova versione anche quella relativa alla categoria della miglior canzone originale, dove e’ stato abbassato il numero dei brani di un singolo film che potranno essere presentati (da cinque a tre).
Qui il regolamento completo degli Oscar 2023