Open Doors, l’iniziativa di Locarno Pro dedicata alla coproduzione e allo sviluppo di talenti provenienti da comunità sottorappresentate di tutto il mondo, si prepara a inaugurare un nuovo capitolo. Dopo aver messo sotto i riflettori l’America Latina e i Caraibi, nel corso dei prossimi quattro anni l’iniziativa volgerà lo sguardo al continente africano.
Le iscrizioni per l’edizione 2025 dei tre programmi principali di Open Doors – Open Doors Projects (precedentemente Projects Hub), Open Doors Producers (precedentemente Producers Lab) e Open Doors Directors (precedentemente Directors Club) – sono aperte dal 28 novembre 2024 al 16 gennaio 2025.
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Il nuovo team artistico di Open Doors co-svilupperà e curerà i contenuti e la strategia del programma per i prossimi quattro anni grazie a una partnership strategica con YETU (Un)Limited, uno studio cinematografico panafricano che si occupa di valorizzare e rafforzare l’ecosistema del cinema africano a livello locale e internazionale.
Head of Studies del progetto è stato nominato il produttore e cofondatore di YETU Yanis Gaye (Senegal), ma accanto a lui lavoreranno la festival manager Ibee Ndaw (Gambia/ Senegal), in qualità di programmatrice, così come la produttrice Tiny Mungwe (Sud Africa) e l’esperto di industria cinematografica Mitchell Harper (Sud Africa), nel ruolo di consulenti artistici. Mungwe e Harper vantano un’esperienza di 15 anni nel cinema panafricano. Insieme gestiscono la casa di produzione CTRL ALT Shift e sostengono i talenti emergenti attraverso il loro programma di residenze artistiche Ehozini Retreat, con sede a Durban. Ndaw opera da anni nell’industria panafricana come agente di vendita, festival manager e programmatrice, e attualmente coordina lo Yennenga Center di Dakar.
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Marjorie Bendeck (Honduras/Germania, Responsabile di Open Doors Projects), Delphine Jeanneret (Svizzera, Responsabile di Open Doors Directors) e Julia Duarte (Brasile/Portogallo, Consulente artistica) continueranno invece a far parte del team artistico.
Il regista e programmer angolano Fradique Bastos (Air Conditioner, 2020), la produttrice nigeriana-americana e co-fondatrice di YETU Melissa Adeyemo (Eyimofe, 2020) e la regista, sceneggiatrice e produttrice burkinabé Apolline Traoré (Sira, 2023) raggiungeranno Julia Duarte all’interno del comitato di selezione. Un quinto e ultimo membro del team sarà annunciato entro la fine del 2024.
“Ci sono due movimenti che ci guidano verso il futuro. Il primo consiste nel consolidare il cinema africano all’interno di una rete che integri piattaforme locali e internazionali: Open Doors offre l’opportunità di creare nuove dinamiche tra i mercati africani e l’Europa – sono state le parole dell’Head of Studies YanisGaye. – Questo si intreccia con la nostra seconda forza motrice, ovvero la nostra volontà di costruire un processo collaborativo orizzontale che sappia dare vita a un programma su misura, adattivo ed elevato, pensato per valorizzare le voci cinematografiche africane.”
Al quale ha fatto eco lo stesso responsabile di Open Doors Zsuzsi Bánkuti: “L’obiettivo principale di Open Doors è sempre stato quello di creare uno spazio sicuro e creativo per favorire connessioni significative tra i professionisti all’interno delle regioni in esame, facilitando al contempo i legami con l’industria cinematografica internazionale. Questo nuovo capitolo è per noi particolarmente stimolante, dal momento che lavoriamo a stretto contatto con un team profondamente radicato nel panorama cinematografico della regione. Grazie alla loro lunga esperienza, a solide reti locali e a un approccio innovativo, sono in grado di portare competenze indispensabili al programma. Non vediamo l’ora di accogliere nuovi talenti del cinema nel nostro network internazionale e di rafforzare ulteriormente i nostri legami professionali nella nuova regione di interesse, sempre secondo lo spirito di collaborazione che ha caratterizzato le edizioni precedenti”.
Open Doors è un’iniziativa lanciata dal Locarno Film Festival nel 2003, in collaborazione con la Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). Da oltre 20 anni, la sua missione è quella di sostenere artisti provenienti da comunità non sufficientemente rappresentate e da paesi in cui il cinema e l’arte come forma di espressione sono a rischio e favorire pratiche e ambienti cinematografici sostenibili nelle regioni in cui opera. L’iniziativa Open Doors offre uno spazio poliedrico per coltivare nuovi talenti nel mondo del cinema e un’ampia gamma di programmi di formazione, apprendimento e networking indirizzati ai professionisti del cinema, oltre a una serie di eventi e proiezioni aperte al pubblico – durante i giorni del Festival e online.