“Emozionata, spaventata, ma molto felice”. Si è presentata così Ornella Muti alla conferenza stampa del Festival di Sanremo 2022, a poche ore dalla messa in onda della prima puntata al via stasera su Rai 1.
Interpellata dai giornalisti, l’attrice ha chiarito la sua posizione in merito ad alcune ‘polemiche’ che l’hanno coinvolta di recente, in primis una foto postata sui social che la ritrae insieme alla figlia con al collo un ciondolo a forma di foglia di marijuana. Immagine che è saltata subito all’occhio di alcuni deputati che hanno definito “improprio il sostegno alla liberalizzazione della cannabis” espresso dalla co-conduttrice di Sanremo.
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In merito all’uso della marijuana, la Muti ha affermato:
“La cannabis legale è già legale, io spingo quell’utilizzo, non l’aspetto ludico. I cambiamenti sono spaventosi e difficili. Pensano che io giri per il backstage fumando canne… È triste, io mi curo omeopaticamente, utilizzo la cannabis a scopo terapeutico. Non sono riuscita a darla a mia madre quando era malata, l’ho dovuta rimpinzare di psicofarmaci e l’ho persa senza poterle dire ciao. Ognuno comunque fa quello che si sente, ma abbiamo il diritto di scegliere come curarci”.
Sulla legalizzazione, chiude dicendo:
“Il Referendum è una cosa complicata da gestire. Legalizzarla sarebbe la cosa migliore, dato che girano droghe molto più pesanti illegalmente. Sarebbe sempre meglio avere delle ricette nelle giuste circostanze”.
“È arrivare al cuore delle persone quello che conta per me”.
Ornella Muti stasera sul palco di #Sanremo2022.
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Altro tema affrontato, quello della cittadinanza russa richiesta dalla Muti, da anni legata al paese sovietico per ragioni familiari e lavorative. Schivando la questione del conflitto politico russo-ucraino, l’attrice spiega così l’attaccamento alla Russia:
“Amerei diventare una cittadina russa – ha raccontato l’attrice – mia madre è russa, ho famiglia là e sono molto amata dalla gente. Levo fuori le questioni politiche, io vivo di emozioni e la gente russa si commuove con me. Ragiono con il cuore. Se la mia richiesta diventerà un problema, ragionerò di conseguenza”.
