Domenica 27 anche Samuel L. Jackson sarà tra i protagonisti della cerimonia di premiazione degli Oscar 2022, anche se sarà quello dei Governors Awards il palco sul quale lo vedremo per ricevere la sua prima statuetta. Un Premio ‘Onorario’ alla carriera, al quale l’attore si prepara pensando al discorso che dovrà pronunciare davanti a una platea ridotta. E sul quale non sembra avere ancora le idee chiare.
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“Continuano a parlare di un discorso, ma non so cosa voglio, se stare lì a leggere qualcosa come un venditore televisivo o semplicemente vedere cosa sentirò in quel momento, e dire quello che devo, – ha confessato l’attore a THR durante la premiere della sua nuova serie Apple TV+ The Last Days of Tolomeo Grey, della quale è protagonista e produttore esecutivo. – Ho fatto molti film, volevo fare l’intrattenitore. Non so nemmeno se volessi essere una star del cinema, ma mi è capitato di essere in tanti film che piacciono a molte persone. E spero di aver rappresentato gli standard di Hollywood, convinto le persone ad andare al cinema, venduto biglietti e popcorn e reso felici le persone”.
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Difficile credergli quando dice di non avere molto di più da dire, considerate le dichiarazioni rese in passato. Come quelle proprio relative agli Oscar, considerati incapaci di spostare “una virgola sul tuo assegno”. “Si tratta di mettere a sedere i culi, e sono stato bravo a farlo”, aveva aggiunto allora, forse anche rammaricato di non averne mai vinto uno, nonostante la nomination come miglior attore non protagonista per Pulp Fiction nel 1995. E la convinzione – condivisa con Walter Mosley (l’autore dei libri da cui è tratta la serie su Tolomeo Grey) – che un attore come lui avrebbe meritato e meriterebbe un tale riconoscimento “per qualcos’altro”, come una interpretazione vera e propria.
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Jackson, che condividerà il riconoscimento e la cerimonia con le colleghe Elaine May e Liv Ullmann, si è mostrato piuttosto critico nei confronti del trattamento riservato dall’Academy agli attori neri (“premiati solo quando interpretano ruoli tremendi”, come Denzel Washington in Training Day e non in Malcolm X). E si è di recente espresso in favore di un ‘Oscar al film più popolare’, che potrebbe premiare proprio lo Spider-Man: No Way Home che secondo lui lo meriterebbe. Per quanto i primi risultati del cosiddetto ‘Oscar di Twitter’ hanno rivelato dei risultati a sorprtesa molto diversi dal plebiscito previsto.
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Ma Oscar a parte, Samuel L. Jackson è stato di recente al centro dell’attenzione anche per quanto detto riguardo al futuro del Marvel Universe e alla partecipazione di Don Cheadle (con Emilia Clarke e Ben Mendelsohn) alla serie Disney+ Secret Invasion. Nella quale dovremmo vedere apparire anche il suo Nick Fury, come anche in Ant-Man and The Wasp: Quantumania e The Marvels, stando alle sue parole:
“È un po’ strano quando qualcuno ti dice che ti faranno un contratto per nove film. Ti chiedi ‘per quanto tempo dovrò vivere per fare nove film?’ Le persone ne fanno due o tre alla volta nell’universo Marvel, è pazzesco. Quando ero a Londra, c’erano [Ant-Man and The Wasp: Quantumania], e [The Marvels] e ci stavamo preparando per [Secret Invasion]. Erano come tre film Marvel insieme. Correvo da una parte all’altra”.