Jimmy Kimmel ha accettato di condurre la 95esima cerimonia degli Oscar per la terza volta, Glenn Weiss e Ricky Kirshner saranno i produttori. La loro assunzione denota l’impegno dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences ad avere alla guida dello spettacolo produttori di esperienza sulle dirette televisive. La moglie di Kimmel e la co-sceneggiatrice e produttrice esecutiva di lunga data del “Jimmy Kimmel Live”, Molly McNearney, saranno produttori esecutivi degli Oscar 2023.
“Siamo super entusiasti di vedere Jimmy per la terza volta su questo palcoscenico globale – hanno detto Weiss e Kirshner in una dichiarazione congiunta – Sappiamo che sarà divertente e pronto a tutto!”
Il grande spettacolo si svolgerà il 12 marzo 2023 e dovrà affrontare una notevole pressione di ascolti. La scorsa edizione, quella del 2022 prodotta dal produttore cinematografico Will Packer, era stata presentata dal trio composto da Amy Schumer, Regina Hall e Wanda Sykes e ha attirato quasi 17 milioni di telespettatori, un numero notevolmente superiore rispetto all’anno precedente, sebbene, a causa della pandemia quella del 2021, prodotta dal regista Steven Soderbergh, fu una trasmissione televisiva ridotta e senza ospiti.
La cerimonia del 2022 resterà nella memoria sia per la controversa decisione di pre-registrare e mandare in onda una presentazione ridotta di otto dei premi sia per il famoso schiaffo di Will Smith a Chris Rock. Recentemente, però, l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences è tornata a garantire che tutti i mestieri e le discipline delle categorie dei premi saranno onorate in onda.
LEGGI ANCHE: Chris Rock ha rifiutato di condurre gli Oscar 2023
Un’altra recente cerimonia però è rimasta memorabile, quella del 2017, proprio la prima condotta da Kimmel, quando per un tragico errore La La Land fu annunciato come vincitore dell’Oscar mentre era Moonlight ad aver effettivamente vinto come Miglior film.
“Jimmy è il conduttore perfetto per aiutarci a riconoscere gli incredibili artisti e film dei nostri 95° Oscar. Il suo amore per i film, l’esperienza televisiva in diretta e la capacità di connettersi con il nostro pubblico al livello globale creeranno un’esperienza indimenticabile per i nostri milioni di spettatori in tutto il mondo – hanno osservato Bill Kramer, CEO appena assunto dall’Academy, e Janet Yang, neoeletta presidente dell’Accademia, in un’altra dichiarazione congiunta – Con la nuova prospettiva e la guida magistrale di Kimmel, Weiss e Kirshner, gli Oscar celebreranno 95 anni di storia, la natura collaborativa del cinema e la nostra comunità di registi diversificata, dinamica e profondamente creativa“.
La notizia della nomina di Kimmel arriva un mese e mezzo dopo che la ABC ha annunciato che il conduttore di “Jimmy Kimmel Live” ha firmato per altri tre anni, portando così lo show fino alla 23a stagione. Nel suo lungo mandato, Kimmel ha dimostrato di essere una risorsa sempre più preziosa per ABC e Disney, ben oltre le ore notturne in cui va in onda. Kimmel, oltre ad aver ospitato gli Oscar due volte in precedenza, è stato anche più volte presentatore degli Emmy.
“Il ritorno di Jimmy Kimmel per presentare gli Oscar è un sogno che si avvera. Come vediamo ogni sera nel suo programma, Jimmy è in grado di gestire qualsiasi cosa con cuore e umorismo e sappiamo che regalerà risate e i momenti celebrativi che definiscono gli Oscar – ha osservato Craig Erwich, presidente di ABC Entertainment, Hulu e Disney – Siamo lieti di essere la sede della più grande serata di Hollywood e non vediamo l’ora di brindare al successo del cinema e della narrazione di quest’anno“.
In passato, Kimmel ha definito gli Oscar un ” punto culminante della [sua] carriera“. Questo annuncio a inizio di novembre, senza attendere febbraio come in precedenza accaduto, assicura che lui e i suoi produttori avranno tutto il tempo per prepararsi.
“Essere invitati a ospitare gli Oscar per la terza volta è un grande onore o una trappola – ha scherzato Kimmel – Ad ogni modo, sono grato all’Accademia per avermelo chiesto così in fretta dopo che tutti i migliori hanno detto di no”.
Fonte: The Hollywood Reporter