«Un museo unico al mondo che non “musealizza” le opere, ma le restituisce così come sono nate nella mente dei creatori», così durante la conferenza stampa di presentazione a Roma il giornalista e critico Giorgio Gosetti ha descritto il PAFF! (Palazzo Arti Fumetto Friuli) che si allarga e diventa International Museum of Comic Art, e che inaugura il 10 marzo a Pordenone.
Il PAFF! dal 2018 con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e del Comune di Pordenone, coniuga cultura, formazione, educazione, didattica, ricerca e intrattenimento attraverso lo strumento divulgativo del fumetto.
Una delle caratteristiche di questo museo permanente dedicato alla nona arte è l’interattività, la partecipazione del pubblico:
«Il fumetto, lo si sa da un po’ di tempo, è il contrario di quello che si è sempre detto essere, il contrario di un linguaggio diseducativo», ha spiegato Luca Raffaelli, esperto e storico del fumetto, curatore dell’esposizione permanente, «lo studioso Marshall McLuhan negli anni ’60 diceva che è un linguaggio freddo, ha bisogno che il lettore lo “scaldi” con la propria partecipazione, il fumetto non va sfogliato, va partecipato, va letto. L’Internatinal Museum of Comic Art è una mostra partecipata, in cui il visitatore non ha un atteggiamento passivo, come si fa al cinema, ma deve avere una partecipazione attiva. Ci sono riproduzioni di circa 200 tavole ma anche disegni originali, alcuni dei quali sono retroilluminati perché spesso nascondono delle cancellazioni, delle tracce a matita blu, delle colorazioni sul retro che sono interessantissime da vedere. Per esempio, abbiamo un Tex di Buzzelli e si vedono le facce tutte ritoccate perché come le faceva lui non andavano bene. La mostra è suddivisa in capitoli che sono dedicati ai formati del fumetto, il formato detta il tempo di lettura, di fruizione, c’è la tavola domenicale, il formato giornale, quella del primo Corriere dei Piccoli, la striscia, il formato “Tex”, il formato “Diabolik”, fino ad arrivare alla graphic novel».
Il PAFF! si connota, quindi, come l’unico Museo al mondo dedicato al fumetto che pone al centro dell’attenzione il raffronto tra le tavole originali e le riproduzioni, i giornali, gli albi, i libri su cui i fumetti vivono. La parte multimediale del Museo comprende 56 schermi touchscreen, collegamento wi-fi con server dedicato per i monitor interattivi, neckbands e tablets di ultima generazione per permettere ai visitatori di vivere un’esperienza interattiva.
Sotto la direzione artistica del suo fondatore, Giulio De Vita, l’International Museum of Comic Art è, quindi, una realtà unica in Italia, dal respiro europeo: «Sono un fumettista da quando ho 16 anni», ha dichiarato, «amo questo linguaggio, era un’esigenza mia personale di espressione, è una vocazione che condivido con tantissimi altri autori. Per questa ragione mi dedico da 7 anni a questo sogno e solo grazie alla collaborazione con tantissime altre professionalità siamo riusciti a realizzarlo e soprattutto grazie all’aiuto e alla fiducia che ci hanno dato le istituzioni. Abbiamo iniziato questa avventura gradualmente, il museo è la parte finale del progetto che prevede mostre temporanee, attività didattiche, formazione, interazione con le altre discipline, non solo artistiche ma anche del sapere. L’idea fondante del PAFF! è infatti di utilizzare il fumetto non solo come arte ma come strumento di divulgazione, proprio per il fatto che è un’arte ibrida che coniuga già di per sé il disegno con la letteratura e con altre discipline proprio per gli argomenti così diversi che si affrontano nelle storie. Volevamo che il museo potesse rappresentare tutto questo».
L’esposizione permanente offre l’opportunità di ammirare circa 200 tavole originali dei più famosi fumettisti di tutti i tempi e oltre 500 fra schizzi, fogli di sceneggiatura, pubblicazioni storiche e rare, costumi di scena utilizzati in film tratti da fumetti, scenografie e filmati provenienti da tutto il mondo tramite acquisti, prestiti e donazioni. Comprende tavole originali di numerosissimi maestri e disegnatori come Carl Barks, Milton Caniff, Giorgio Cavazzano, Will Eisner, Floyd Gottfredson, Chester Gould, Benito Jacovitti, Magnus, Milo Manara, George McManus, Andrea Pazienza, Hugo Pratt, Alex Raymond, Charles M. Schulz, Art Spiegelman.
Il Museo avrà una struttura “viva”, una rotazione delle opere grazie alle future acquisizioni e prestiti, e inoltre, ad arricchire l’offerta permanente saranno le mostre temporanee: attualmente è in corso The Spirit of Will Eisner (7 ottobre 2022 – 26 febbraio 2023), la mostra più completa mai stata realizzata in Italia dedicata a Will Eisner, il più rappresentativo autore di graphic novel. L’esposizione raccoglie oltre 180 opere originali: dalle tavole di The Spirit ai capolavori della maturità.
Contemporaneamente alle grandi mostre internazionali, il PAFF! allestisce numerose altre esposizioni dedicate ad artisti locali, iniziative benefiche e sociali e ad altre discipline legate in qualche modo al fumetto. Attualmente è in corso la mostra Nel segno di TEX dedicata al più famoso cowboy del fumetto italiano, con disegni del fumettista pordenonese Emanuele Barison, visitabile fino al 26 febbraio. Il 18 febbraio 2023 inaugura Strip Art – Sogni e realismo nei primi maestri del fumetto, esposizione ricca di pezzi unici e rari, alcuni dei quali esposti per la prima volta al pubblico, che ripercorre la storia del fumetto attraverso i grandi Maestri nordamericani, dagli esordi agli anni ‘40 del Novecento. Una cinquantina le opere originali in mostra fino al 21 maggio, cui si aggiungono gigantografie dei pezzi più preziosi.