Pride Month, Lynda Carter difende Wonder Woman su twitter

L'attrice reagisce agli attacchi e celebra l'universo LGBTQ+

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Wonder Woman Pride

Tutto è nato dalla splendida versione arcobaleno di Wonder Woman creata da Paulina Ganucheau e rilanciata su twitter da Lynda Carter in occasione dell’inizio di giugno, Pride Month per eccellenza. E con la risposta piccata di uno dei fan dell’eroina portata sullo schermo anche da Gal Gadot negli ultimi anni, secondo il quale la Principessa Diana di Themyscira non sarebbe “un super eroe per Gay!”.

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“Hai ragione. È una supereroina per bisessuali!” la semplice risposta dell’attrice, alla ‘cristiana’ Amber, vittima poi della solita esagerata reazione dei follower dello storico volto televisivo della prima eroina femminile della DC Comics, e dispiaciuta del polverone sollevato…

Superato il momento, la Carter ha approfittato dello spunto per continuare a twittare, invitando a celebrare il mese dell’Orgoglio LGBTQ+ e suggerendo una serie di organizzazioni da supportare e regalando ai fan una posa da “pronta a lottare contro i vostri parenti omofobici”.

“Ogni volta che qualcuno viene da me e dice che WW li ha aiutati mentre erano repressi, mi ricorda quanto sia speciale il ruolo” ha aggiunto la Carter, sottolineando la ormai conclamata valenza del personaggio come “icona queer o trans” e citando un’intervista del fumettista Greg Rucka del 2016 e le sue riflessioni sulla comunità di Amazzoni dell’Isola di Themyscira (o “Isola del Paradiso”).

“Dovrebbe essere il paradiso. Dovresti essere in grado di vivere felicemente. Dovresti essere in grado di avere una relazione appagante, romantica e sessuale. E le uniche opzioni sono le donne. Ma un’amazzone non guarda un’altra amazzone e dice: ‘Sei gay’. Non lo fanno. Il concetto non esiste, – sottolinea lo scrittore. – Stiamo dicendo che Diana è stata innamorata e ha avuto relazioni con altre donne? La risposta è ovviamente sì”.