Rapiniamo il Duce, la recensione

Amore, malavita e il tesoro di Mussolini al centro del nuovo film di Renato De Maria, dal 26 ottobre su Netflix

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Cr. Sara Petraglia/Netflix © 2022

IL FATTO

Nella Milano del 1945 devastata dalla guerra, a pochi giorni dalla Liberazione, una banda di piccoli malviventi cerca di sopravvivere: la guida Isola (Pietro Castellitto) specializzato nel mercato nero, fidanzato con la cantante Yvonne (Matilda De Angelis) che ha una tresca anche con il crudele gerarca e fascista Borsalino (Filippo Timi) il cui matrimonio con la bella e spregiudicata Nora (Isabella Ferrari) è decisamente agli sgoccioli. Quando si presenta l’occasione di rubare il ricco tesoro di Benito Mussolini, pronto a fuggire in Svizzera, ciascuno dovrà fare le sue scelte. E provare a penetrare nella blindatissima “Zona Nera” della città.

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L’OPINIONE

Netflix aveva già intrapreso con L’incredibile storia dell’Isola delle Rose la strada della rivisitazione delle vicende storiche del nostro Paese con la chiave della commedia. Stavolta, l’aggiunta di un elemento decisamente fumettistico sia all’iconografia del film, sia al complesso della vicenda, unita alla sapienza del regista e alla bravura del cast, ottiene il risultato (non facile) di intrattenere e a tratti divertire senza sfregiare una pagina drammatica della storia italiana, tutt’ora avvolta nel mistero. E se Pietro Castellitto assicura freschezza e impudenza al suo personaggio, e Filippo Timi è un sorprendente “cattivo”, Matilda De Angelis, Maccio Capatonda e Isabella Ferrari, oltre a un gigantesco Tommaso Ragno (e a Coco Rebecca Edogamhe, già protagonista della non indimenticabile Summertime, qui in veste di piccola rivelazione), sono bravissimi nel trasportarci in questa sorta di graphic novel che, sospinta da un tappeto sonoro fatto di canzoni moderne e brani rock, rischia di diventare la commedia più fresca, innovativa (e coraggiosa) del nostro cinema in questo difficile e atipico 2022.

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Senza scomodare I soliti ignoti, il fiLm richiama alla mente 5 è il numero perfetto, di Igort, “caso” a Venezia 2019, per lo stile e i colori di stampo fumettistico, Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino per la volontà di ridisegnare pagine di storia drammaticamente condivise, e Freaks Out per l’accuratezza delle ricostruzioni di luoghi e costumi.

RASSEGNA PANORAMICA
VOTO
rapiniamo-il-duce-la-recensioneItalia, 2022. Regia Renato De Maria. Interpreti Pietro Castellitto, Matilda De Angelis, Tommaso Ragno, Isabella Ferrari, Filippo Timi, Maccio Capatonda, Alberto Astorri, Luigi Fedele, Coco Rebecca Edogamhe. Distribuzione Netflix. Durata 1h e 30'.