“Non so se lavorerò mai più così duramente”, ha confessato Reese Witherspoon alla collega attrice Tracee Ellis Ross parlando della sua esperienza in Wild. Il film di Jean-Marc Vallée del 2014 fu un successo e le valse una nomination all’Oscar come Miglior Attrice Protagonista, ma anche uno stress indimenticabile.
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“Avevo così paura di farlo. Ho usato l’ipnosi, perché ho avuto attacchi di panico per tre settimane prima di iniziare”, ha confessato la bionda attrice che vedremo presto nella seconda stagione di The Morning Show su Apple TV+.
“C’erano la nudità, la sessualità e l’uso di droghe, ma anche il dover essere da sola davanti alla macchina da presa, senza altri attori – ha ricordato Reese Witherspoon. – Non ero mai stata da sola in scena per giorni e giorni e allora ci furono probabilmente 25 giorni di riprese in cui non avevo nessun altro attore di fronte. Eravamo solo io, la macchina da presa e lo zaino. Mi chiedevo se sarebbe stato tutto tanto noioso…”.
Ma la perseveranza dimostrata e la fiducia nel suo regista hanno avuto la meglio, anche per il valore del testo di partenza e del messaggio che se ne poteva trarre: “Il libro di memorie di Cheryl Strayed era talmente bello e mi parlava così profondamente di come noi donne dobbiamo salvarci. Non c’è nessuna madre o padre che venga a salvarci. Non c’è un compagno. Ho pensato che fosse radicale che, alla fine del film, lei si ritrovasse senza famiglia, senza soldi, senza lavoro, senza partner, ma felice”.