Respect, 5 curiosità del film su Aretha Franklin

È la Jennifer Hudson premio Oscar per Dreamgirls la star del biopic sulla grande cantante

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Respect Aretha Franklin

La storia della musica e i suoi protagonisti sono sempre stati una fonte di ispirazione inesauribile per il cinema, e il film stasera in tv – su Rai 3 alle 21:25 – ne è una riprova. In Respect di Liesl Tommy si ripercorre infatti la vita di Aretha Franklin, “La Regina del Soul” (ma anche del Rhythm and Blues o del gospel), sullo schermo interpretata da Jennifer Hudson, già premio Oscar come Migliore attrice non protagonista per Dreamgirls.

Un’ottima occasione per conoscere meglio la cosiddetta “Lady Soul”, una delle cantanti più dotate di sempre, che vedremo crescere durante il film che la segue dall’infanzia e le prime esperienze nel coro della chiesa del padre predicatore, fino agli inizi e durante i momenti più duri, e alla meritata celebrità. Una ricostruzione non impeccabile, ma comunque interessante e da vedere, soprattutto tenendo presenti le curiosità che seguono e un paio di dettagli: che la canzone “Respect” venne originariamente eseguita da Otis Redding nel 1965 (due anni prima della versione della Franklin, alla quale è abitualmente associata) e che la Let it Be” dei Beatles non fu scritta per Aretha, ma per la madre di Paul McCartney, la Mary cui si fa riferimento  con il “Mother Mary” del testo.

Respect Aretha Franklin

Respect, le curiosità

Il cameo della regista

Sudafricana di Città del Capo e prima donna di colore a essere nominata per il Tony Award for Best Direction per la produzione di Eclipsed a Broadway, se non aveste troppo presente Liesl Tommy (prima regista solo di episodi sparsi in serie tv come Dolly Parton – Le corde del cuore, Jessica Jones, The Walking Dead) è lei la fan che accoglie Aretha nella hall dell’hotel.

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Aretha e Jennifer

Fu la stessa Aretha Franklin a scegliere Jennifer Hudson come sua interprete. Una scelta sicuramente basata sulle capacità dell’attrice premio Oscar, con la quale aveva in comune la triste coincidenza di aver avuto i genitori vittime di omicidio. Nel 1979, il padre della Franklin fu infatti colpito da due colpi di pistola a bruciapelo nella sua casa di Detroit, cadendo in coma per morire nel 1984, mentre nel 2008 la madre di Hudson, Darnell Donnerson, venne colpita mortalmente nella propria casa di Chicago, insieme al fratello e al nipote di 7 anni (poi rapito e trovato morto pochi giorni dopo).

 

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