E’ passato quasi un anno dal drammatico incidente avvenuto sul set di Rust, che ha visto protagonista l’attore e produttore Alec Baldwin e che ha causato la morte della direttrice della fotografia Halyna Hutchins. Oggi, sembra finalmente chiudersi un cerchio, che potrebbe portare alla ripresa della lavorazione del film nei prossimi mesi dopo che le parti han trovato un accordo – evidentemente – soddisfacente per la famiglia della vittima e che vedrà il marito Matthew Hutchins assumere il ruolo di produttore esecutivo.
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“Abbiamo raggiunto un accordo, soggetto all’approvazione del tribunale, per il caso di omicidio colposo contro i produttori di Rust, incluso Alec Baldwin – ha dichiarato lo stesso Matthew Hutchins. – Come parte di tale accordo, il nostro caso sarà archiviato. Le riprese di Rust, di cui ora sarò produttore esecutivo, riprenderanno con tutti i principali attori originali a gennaio 2023“.
“Non ho alcun interesse recriminare o attribuire colpe – ha aggiunto ancora il marito. – Tutti noi siamo convinti che la morte di Halyna sia stato un terribile incidente“, che dal quel ormai lontano 21 ottobre ha cambiato la vita di tutti i coinvolti. E di quanti erano presenti nella piccola chiesa del Bonanza Creek Ranch di Santa Fe scelta come location della scena nella quale rimase ferito anche il regista, Joel Souza.
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“Sono grato che i produttori e la comunità del mondo dello spettacolo si siano uniti per rendere omaggio all’ultimo lavoro di Halyna”, ha aggiunto l’uomo, querelante insieme al figlio di 9 anni nella causa che ora sembra essere risolta. E sulla quale anche l’avvocato di Baldwin, Luke Nikas, si è così espresso parlando a Deadline: “Durante questo difficile processo, tutti hanno mantenuto il desiderio di fare ciò che è meglio per il figlio di Halyna. Siamo grati a tutti coloro che hanno contribuito alla risoluzione di questa tragica e dolorosa situazione”.
