Come previsto, e soprattutto desiderato (fortemente, da tutti gli spettatori della prima stagione), la Scissione continua. Dal 17 gennaio (con una nuova puntata ogni venerdì fino al 21 marzo) i dieci nuovi episodi di una delle serie più interessanti e riuscite dell’anno scorso arrivano su Apple TV+ per riportarci nell’inquietante realtà parallela della Lumon Industries. Quella della Severance – questo il titolo originale – creata e prodotta dall’esordiente Dan Erickson, con Ben Stiller e Aoife McArdle come registi e produttori esecutivi. Di nuovo, necessariamente, in scena, Adam Scott e i suoi fidi, Britt Lower (Helly), Zach Cherry (Dylan) e John Turturro (Irving) con Tramell Tillman, Jen Tullock (Devon), Michael Chernus, Dichen Lachman e Christopher Walken, oltre alle new entry Sarah Bock, Stefano Carannante, Alia Shawkat e Ólafur Darri Ólafsson.
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IL FATTO
Dopo la rivoluzione con cui si era conclusa la precedente stagione, tutto riparte ancora una volta da Mark, di nuovo nei panni del suo ‘Interno’ e come tale in gabbia in un labirinto dal quale continua a voler fuggire. Come anche Dylan G., Helly R. e Irving B.. Ammesso di riuscire a trovarli, visto che qualcosa è effettivamente cambiato, almeno nella Divisione MDR (Macrodata Refinement) di cui era a capo, o no? L’apparizione di un altro Mark W., di Gwendolyn Y (Shawkat) e di uno strano collega (Stefano Carannante, che nell’originale parla italiano) sembra preludere a qualcosa, ma è lo stesso Mr. Milchick – più della giovanissima Miss Huang – a parlare di rinnovamento della Lumon dopo il golpe degli “Innies” e di un momento di riflessione e autocritica, forse non del tutto convincente. Qualcosa resta da chiarire, soprattutto sulla sorte di Casey e Mrs. Cobel, come anche da capire come i quattro “ammutinati” – dall’addolorato Irving alla delusa e confusa Helly – supereranno il trauma della scoperta della vita reale fuori dalla società.
L’OPINIONE
Dopo averci raggelato e sconcertato nella prima stagione, la futuristica satira sociale creata da Ben Stiller con la sua Scissione continua. E si offre al suo pubblico, stavolta molto esigente, dopo il livello mostrato nei precedenti nove episodi, e in attesa di risposte. Come i protagonisti in scena. Ai quali si aggiungono nuove figure, ma che dopo le scoperte del gran finale di “Il nostro vero io” portano ora sulle proprie spalle dei personaggi ancora più complessi.
Vittime dell’alienazione accettata, ma ormai anche della consapevolezza raggiunta, e fuori luogo tanto nel mondo ‘di fuori’ quanto in quello ‘di dentro’. Dove le maschere offerte loro da funzionari e segretari non fanno che tenerli a distanza da una dirigenza invisibile, facendoli sentire come cavie nel labirinto. Lo stesso nel quale veniamo costretti anche noi in apertura di episodio, a ricordarci quale sia il nostro posto, con un piano sequenza già accennato dalla prima foto rivelata al pubblico.
Tutto è diverso ora, e tutto è immutato, come ossessivamente evidenziano il commento sonoro e le scenografie, quelle di sempre. Paradossalmente rassicuranti sebbene, superato l’aspetto mystery e lo spaesamento, ora ci si aspetti qualcosa di più sul piano del thriller e dell’intreccio. Qualcosa che potrebbe arrivare dalle rinnovate modalità di interazione con la struttura e i suoi responsabili, quasi da ‘Grande Fuga’ a vedere il trailer, che ci mostra un Mark riottoso alla “reintegrazione” e la minaccia che gli promette che “non ci sarà un lieto fine” per lui.
Tra situazioni alla Mega Direttore di Fantozzi e un gustoso e imprevisto apporto in stop motion, la serie insomma promette di aprire le porte della prigione, e non solo in senso fisico. Nuove implicazioni, nuovi inferni (con buona pace della povera Helly/Helena che non sembra sapere quale scegliere), nuovi dubbi e un nuovo inizio, per una serie che promette – anti-gattopardescamente – di aver cambiato tutto senza cambiare nulla. O quasi.
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SE VI È PIACIUTO SCISSIONE, GUARDATE ANCHE…
In occasione della prima stagione, parlammo della miniserie Escape at Dannemora del 2018, come precedente utile ad approfondire il Ben Stiller regista, a quella aggiungiamo oggi la Counterpart (purtroppo cancellata dopo due stagioni) con J. K. Simmons, Olivia Williams e la nostra Sara Serraiocco in un doppio ruolo, soprattutto per l’In & Out tra due realtà speculari e i 17 episodi de Il prigioniero, serie classica del 1967 con Patrick McGoohan in balia delle decisioni di una direzione fantasma e impossibilitato a fuggire dalla sua prigione dorata.
I titoli degli episodi di Scissione 2
Episode 1 – Hello, Ms. Cobel
Episode 2 – Goodbye, Mrs. Selvig
Episode 3 – Who Is Alive?
Episode 4 – Woe’s Hollow
Episode 5 – Trojan’s Horse
Episode 6 – Attila
Episode 7 –
Episode 8 –
Episode 9 –
Episode 10 –