Scream 6, Jenna Ortega commenta l’assenza di Neve Campbell: «Ci sarà da distrarsi»

La giovane attrice promette "azione e violenza" in grado di distogliere l'attenzione dalla pesante assenza

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Non ci sarà Sidney Prescott nell’imminente sesto capitolo di Scream, previsto in sala per il 10 marzo 2023. L’assenza di Neve Campbell, dovuta per lo più a motivi economici, è stata resa nota tempo ed ha suscitato diverse polemiche, soprattutto da parte dei fan più attaccati al franchise. Interpellata sull’argomento, Jenna Ortega, acclamata per la sua interpretazione della new entry Tara Carpenter, ha provato a spiegare cosa ci attenderà nel nuovo film, che dovrà fare a meno di una delle sue icone.

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Sento di non poter parlare troppo di questo argomento perché non riguarda strettamente  il mio personaggio“, ha rivelato l’attrice a Entertainment Tonight a proposito dell’uscita di scena di Sidney. “Ma vi posso dire che c’è così tanto in ballo nel prossimo film, talmente tanta azione e gore che la gente rimarrà piuttosto distratta dalla sua assenza“.

Ci saranno riferimenti a Sidney, ovviamente“, ha aggiunto Jenna Ortega. “In sceneggiatura c’è una forte protezione nei confronti del personaggio ed è qualcosa che abbiamo sentito anche noi attori. La rispettiamo e vogliamo il meglio per lei. Ci è mancata“.

Tra i meriti di Scream 5 c’è quello di aver introdotto un buon numero di personaggi nuovi ed interessanti sui quali ovviamente verrà messo il focus nel nuovo capitolo che, ricordiamo abbandonerà l’ambientazione di Woodsboro per spostarsi a New York.

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Nonostante la delusione per l’assenza della Campbell, i fan potranno gioire del ritorno di  Courteney Cox e, in minor parte, di quello di Hayden Panettiere, apparentemente sopravvissuta agli eventi di Scream 4, dove sembrava essere rimasta uccisa per mano di Emma Roberts. Su di lei, dice la Ortega: Hayden è un tesoro, come tutta la squadra d’altronde, dai registi Matt [Bettinelli-Olpin] e Tyler [Gillett] ai miei compagni Melissa [Barrera], Jasmin [Savoy Brown] e Mason [Gooding]. Sono come una famiglia per me. E questo è il miglior scenario possibile in cui lavorare“.