Sì, chef! La brigade, la recensione

In sala dal 7 dicembre con I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection, il film vede protagonisti Audrey Lamy e François Cluzet

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Audrey Lamy, Sì, chef! La brigade

Diretto dal francese Louis- Julien Petit, che si era già cimentato con il cinema al femminile in Le invisibili, Sì, chef! La brigade, in sala dal 7 dicembre con I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection, è la storia di un gruppo di assistenti sociali e di disobbedienza civile. Audrey Lamy, una dei volti più noti del cinema d’oltralpe, e François Cluzet, assai celebre anche in Italia per la sua interpretazione in Quasi amici (lo rivedremo presto in Masquerade), sono protagonisti del film.

François Cluzet, Sì, chef! La brigade

Determinante in questa feel good comedy ispirata a una storia vera, che tra dramma e allegria parla di riscatto personale, sociale e professionale, di integrazione e inclusione, rimpatri forzati e speranza nel futuro, è anche la presenza di una brigata di giovani attori, alcuni dei quali non professionisti, come Fatoumata Kaba, ad esempio, un influencer con un gran numero di followers su Instagram.

Sinossi

Sì, chef! La brigade

La quarantenne Cathy è una sous chef capace e tenace che sta per realizzare il sogno di una vita: aprire un proprio ristorante. Ma le cose non sembrano andare minimamente come previsto. Di fronte a gravi problemi finanziari, la donna accetta a malincuore un lavoro nella mensa di un centro di accoglienza per giovani migranti. È difficile non provare avversione per questa nuova occupazione, ma la passione e le capacità di Cathy cominciano a cambiare la vita dei ragazzi, che a loro volta hanno molto da insegnarle.

LEGGI ANCHE: Sì, Chef! – La Brigade, il trailer del film con Audrey Lamy e François Cluzet

L’entusiasmo di Cathy per il cibo e la sua preparazione è contagioso, ma i più grandi chef del mondo, si sa, sono uomini e accettare ordini da una donna è dura. Sì, chef! La brigade diventa dunque anche un gustoso romanzo di educazione sentimentale e formazione per imparare senso del rispetto e spirito di squadra.

Sì, chef! La brigade

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RASSEGNA PANORAMICA
voto
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