Sidney Poitier, il documentario su di lui prodotto da Oprah Winfrey

Il documentario su Sidney Poiter di Apple sarà diretto Reginald Hudlin con il supporto della famiglia Poitier.

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Sidney Poitier

Da oltre un anno Apple Original Films e Winfrey’s Harpo Productions sono al lavoro per produrre il documentario sulla vita e la carriera del compianto Sidney Poitier. Il regista Reginald Hudlin (House Party, 1990) lo dirigerà con il supporto della stessa famiglia Poitier.

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Hudlin ha diretto The Black Godfather, documentario Netflix del 2019 su Clarence Avant, dirigente musicale e produttore cinematografico, e Marshall, il film biografico su Thurgood Marshall del 2017 con Chadwick Boseman. Il regista è stato anche produttore del film vincitore agli Oscar Django Unchained (2012) di Quentin Tarantino e di altri film per AppleTV+. Dirigerà anche Number One on the Call Sheet, documentario che esamina la storia dei protagonisti neri di Hollywood.

Sidney Poitier, scomparso giovedì scorso all’età di 94 anni a Beverly Hills, attore, produttore e regista affermato, fu il primo interprete di colore a vincere l’Oscar come protagonista in I gigli del campo nel 1964 aprendo la strada anche agli artisti appartenenti a minoranze etniche attraverso ruoli memorabili in film come La calda notte dell’ispettore Tibbs (In the Heat of the Night, 1967), La scuola della violenza (To Sir, with Love, 1966) e Indovina chi viene a cena? (1967).

“Per noi Sidney Poitier non era solo un attore brillante, un attivista e un uomo di incredibile grazia e forza morale, era anche un marito devoto e amorevole, un padre solidale e adorante e un uomo che metteva sempre la famiglia al primo posto”, ha detto la famiglia di Poitier in una dichiarazione. “Anche se non è più qui con noi in questo regno, la sua bella anima continuerà a guidarci e ispirarci. Vivrà in noi, nei suoi nipoti e pronipoti, in ogni risata, in ogni curiosa domanda, in ogni atto di compassione e gentilezza. La sua eredità vivrà nel mondo, continuando a ispirare non solo con il suo incredibile corpus di opere, ma ancor di più con la sua umanità”.