In pochi avrebbero potuto gestire un film come Sniff, ma con Taylor Hackford non è un problema avere sullo stesso set Morgan Freeman, Al Pacino, Helen Mirren e Danny DeVito. Anzi! A confermarlo, le notizie che arrivano dal Festival di Toronto, dove il noir del regista di Ufficiale e gentiluomo e L’avvocato del diavolo è tra i più attesi.
“Quando ho fatto L’avvocato del diavolo con Al Pacino, ha rifiutato quattro volte, – ha ricordato il regista proprio di quell’esperienza. – Con Tony Gilroy continuavamo a cambiare e aggiungere scene”. “Al non è facile – ha chiosato parlando del nuovo impegno con il grande attore, – ma penso che l’idea di collaborare tutti insieme sarà allettante. E tutti hanno un ruolo che giustifica il loro talento”.
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Acronimo di Senior Nursing Institute & Family Foundation, Sniff è sceneggiato da Tom Grey e racconta di due ospiti di una residenza di lusso per anziani morti in circostanze sospette. Occasione per il detective in pensione Joe Mulwray (Freeman) di tornare in azione, chiamato in causa dal suo ex partner William Keys (DeVito). I due scoprono una realtà sotterranea di sesso, droga e omicidi nella ricca comunità controllata dal boss Harvey Stride (Pacino) e dalla sua femme fatale (Mirren).
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“Sono sempre stato un grande fan dei film noir, ma non ne ho mai fatto uno, – ha aggiunto Hackford. – Anche se Due vite in gioco era un remake di Le catene della colpa, uno dei migliori film noir mai realizzato. L’ho preso come ispirazione”.
In questo caso, “l’idea di base di ambientare un film noir in una comunità di pensionati, che stanno proliferando negli Stati Uniti, proprio mentre la generazione del Baby Boom arriva alla pensione. Ci sono un sacco di soldi e la gente vuole vivere in un ambiente bellissimo, quelli dei depliant, ma quello che Tom Gray ha fatto è stato mostrare ciò che si nasconde sotto la superficie. Ho pensato che fosse un’idea brillante”.