Sophia Loren, 13 film al Lincoln Center di New York

Grandi titoli restaurati e inediti nella retrospettiva organizzata con Cinecittà

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Sophia Loren al Lincoln Center di New York

Di nuovo, come molte volte negli ultimi anni e nella storia, gli Stati Uniti celebrano il cinema italiano, questa volta con la prima retrospettiva newyorkese “Sophia Loren: La Signora di Napoli” – organizzata da Film at Lincoln Center e Cinecittà e mai realizzata prima – che celebra l’imperdibile corpus di opere della leggendaria stella italiana con una serie di titoli che il pubblico della Grande Mela potrà vedere anche in versione restaurata e gratificato da immagini esclusive e proiezioni uniche, come quelle in programma tra il 7 e il 13 giugno.

Una retrospettiva che, a partire da oggi, intende rendere omaggio al talento senza tempo dell’attrice, dalla sua rivoluzionaria interpretazione in La Ciociara (1960), che le valse numerosi premi tra cui il primo Oscar per un film in lingua straniera, alle sue iconiche collaborazioni con Marcello Mastroianni e Vittorio De Sica.

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Uno straordinario evento per riscoprire l’eredità indelebile di una delle attrici più amate del cinema italiano e mondiale che arrivò a collaborare con registi come Sidney Lumet, Charlie Chaplin e Martin Ritt, recitando al fianco di attori iconici come Marlon Brando, Cary Grant e e Marcello Mastroianni – con il quale per ben 14 film ha dato vita a una delle più grandi coppie della storia del cinema – e ricevendo numerosi premi, tra cui due Oscar, cinque Golden Globe e un Grammy Award, oltre che numerosi David di Donatello.

Atteso ospite, il regista Edoardo Ponti, figlio dell’attrice, che venerdi 7 giugno alle ore 18:00 inaugurerà la retrospettiva con il film La vita davanti a sè, realizzato nel 2020 insieme alla celebre madre. Un film che ottenne nomination agli Oscar e ai Golden Globe, entrò nella top 10 di Netflix in ben 37 paesi e vinse numerosi premi nazionali e internazionali, tra cui il David di Donatello per la miglior interpretazione conferito a Sophia Loren.

È un privilegio rappresentare la mia famiglia al Lincoln Center di New York, –  ha dichiarato Ponti, – e onorare l’eredità di mia madre, Sophia Loren, un’icona del cinema italiano e globale. Sono profondamente grato per questa prima storica retrospettiva newyorchese che mi dà l’opportunità di riflettere sulla sua carriera. Presentare il nostro film, La vita davanti a sé, in occasione della serata di apertura rappresenta un momento di profondo significato: un tributo all’eredità duratura di mia madre e al suo impareggiabile contributo all’arte cinematografica. Dirigerla in questo film è stata un’esperienza davvero eccezionale“.

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L’eterna bellezza di Sophia Loren, il suo immenso carisma e la sua sorprendente naturalezza, l’hanno resa uno dei più grandi idoli del cinema mondiale. Giunta alla fama mondiale con la vivida interpretazione de La ciociara (1960) di Vittorio De Sica, per il quale vinse il premio come migliore attrice a Cannes e l’Oscar come migliore interprete (passando alla storia come prima attrice a vincere per un film in lingua straniera) Loren sorprese e sedusse il pubblico di tutto il mondo.

È sempre un piacere collaborare con Cinecittà, con cui abbiamo realizzato alcune delle retrospettive di maggior successo della nostra storia, e quest’anno onoriamo una leggenda vivente dello schermo con una rassegna attesa da tempo, – ha affermato Florence Almozini, Vice President of Programming di Film at Lincoln Center. – Poter presentare alcuni dei film più memorabili di Sophia Loren, molti dei quali arriveranno a New York appena restaurati, è un immenso piacere ed onore”.

Sono molto felice di promuovere questa rassegna che celebra la carriera di Sophia Loren al Lincoln Center – afferma Chiara Sbarigia, Presidente di Cinecittà. – Passando in rassegna la lunga galleria di personaggi indimenticabili che la Loren ha interpretato e reso immortali, restituiamo al pubblico un talento universale ammirato da generazioni diverse in tutto il mondo. Il restauro di Peccato che sia una canaglia che abbiamo realizzato e presentiamo ora a New York, ci mostra un’attrice a tutto tondo, una professionista dalla grandiosa versatilità artistica, che padroneggia, nella sua recitazione, tutti i registri espressivi: leggera ma anche profonda, in grado di affrontare con la stessa incomparabile maestria generi diversi come il dramma della guerra e la commedia sofisticata“.

Sophia Loren – continua Sbarigia – ha messo la sua intensa bellezza al servizio della sua immensa bravura, rappresentando un modello di femminilità unico che ha ispirato milioni di spettatori. Con questo omaggio a una delle più grandi dive della storia del cinema, Cinecittà intende raccontare, attraverso i suoi film, la storia di un mito intramontabile che non cessa di ispirare generazioni di attori, registi e cinefili di tutto il mondo, e a valorizzare ancora una volta nel mondo la grande forza del cinema italiano”.

“Sophia Loren: La Signora di Napoli” evidenzia il percorso della straordinaria carriera dell’attrice, con nuovi restauri di film raramente proiettati negli Stati Uniti, dai suoi ruoli iniziali per Mario Mattoli (Miseria e nobiltà) e Dino Risi (Il segno di Venere) al suo potente ruolo da Oscar in La ciociara, alle sue collaborazioni per antonomasia con Mastroianni e De Sica (come Ieri, oggi e domani, Matrimonio all’italiana, Una giornata particolare), fino al suo più recente ruolo da protagonista ne La vita davanti sé di Edoardo Ponti. Il programma includerà anche l’anteprima mondiale del restauro in 4K, a cura di Cinecittà, di Peccato che sia una canaglia, film di Alessandro Blasetti che segna un doppio esordio per l’attrice: il primo ruolo importante nonché la prima pellicola interpretata al fianco di Mastroianni.

I film in programma che rappresentano i momenti più celebri della carriera internazionale della Loren includono anche la prima mondiale del restauro in 4K di Arabesque (1966) di Stanley Donen; il restauro in 4K di La contessa di Hong Kong (1967) di Charlie Chaplin, e Prêt-à-Porter (1994) di Robert Altman presentato in 35 mm.

La retrospettiva è coprodotta da Film at Lincoln Center e Cinecittà.
A cura di Florence Almozini e Tyler Wilson di Film at Lincoln Center, e di Paola Ruggiero, Camilla Cormanni e Marco Cicala di Cinecittà.