È stata una delle grandi sorprese del concerto che Bruce Springsteen e la sua E Street Band hanno appena tenuto allo stadio San Siro di Milano (dove non era sicuro di salire sul palco dopo l’operazione d’urgenza di appendicite subita a San Sebastian), ma la vita di Little Steven è una sequela di sfide, momenti epocali e decisioni coraggiose. Come racconta il documentario Sky Exclusive in onda il 5 luglio su Sky Arte – e in streaming solo su NOW – intitolato col suo nome vero, semplicemente Stevie Van Zandt.
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Noto per essere il più famoso consigliere di Tony Soprano, oltre che del Boss (che da sempre lo tiene alla sua sinistra sui palcoscenici di tutto il mondo), il chitarrista del Boss è il protagonista del film HBO che raccoglie filmati inediti e interventi esclusivi – come quelli di Springsteen stesso o di Paul McCartney – e ripercorre la carriera di Little Steven come produttore, musicista, cantautore, attivista, attore e altro ancora, dai club di Asbury Park, nel New Jersey, alle arene e agli stadi, fino al Bada Bing Club e all’Underground Garage.
Appassionato attivista, il film mette in luce l’influente e duratura eredità che Little Steven continua ad avere come pilastro del rock’n’roll e sostenitore della giustizia sociale, e insieme racconta la storia del ruolo che ha avuto nell’unire 50 dei più grandi nomi della musica nel 1985, spaziando tra rock, hip hop, reggae, musica latina e soul, per creare il brano che ha cambiato la storia “Sun City”, in segno di protesta contro l’apartheid in Sudafrica.
Il documentario mette anche in luce il suo acclamato ruolo sullo schermo del leggendario Silvio Dante nella serie originale HBO “I Soprano”. Tornato in tournée con Bruce e la E Street Band (già raccontati dal doc Road Diary: Bruce Springsteen And The E Street Band su Disney+), il nostro ha anche ottenuto un incredibile successo e influenza come conduttore e curatore della stazione radio satellitare Underground Garage e di altri canali, regista di una serie televisiva drammatica, produttore di Broadway e promotore dell’educazione. Ma Van Zandt continua ad avere un impatto clamoroso, essendo riuscito a rimanere in prima linea nell’eccellenza artistica e nella cultura popolare per oltre cinque decenni.
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Attraverso il racconto di Stevie e di molti colleghi, collaboratori e amici tra cui Bruce Springsteen, Darlene Love, Eddie Vedder, Paul McCartney, Peter Gabriel e Bono, la storia è arricchita da rari filmati di performance e che riportano all’emergere del sound di Jersey Shore a metà degli anni ’70, quando Van Zandt, Springsteen e Southside Johnny si esibirono allo Stone Pony di Asbury Park, nel New Jersey, con il loro particolare stile di musica rock intriso di soul e fiati. Ricco di spunti di riflessione, questo film esplora le molteplici sfaccettature di Van Zandt, tra cui le sue fondamentali collaborazioni in molti album di Springsteen, il suo abbandono della E Street Band all’apice della fama e il suo lavoro come frontman di Little Steven e dei Disciples of Soul.