Stranizza d’amuri, parla il bullo del gruppo

Nel primo lungometraggio da regista di Giuseppe Fiorello, Manuel Bono interpreta uno dei bulli della storia

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Manuel Bono
Manuel Bono, giovane attore siciliano, è nel cast di Stranizza d’amuri, primo lungometraggio da regista di Giuseppe Fiorello, in sala dal 23 marzo con Bim Distribuzione. È uno dei bulli che creano problemi ai due giovani protagonisti della storia.

 

Nel film dedicato a Giorgio e Antonio, i due ragazzi che si amavano uccisi a Giarre (Catania) nel 1980, Manuel ha un ruolo duro, come spiega lui stesso: “interpreto Sucabenzina, uno dei bulli del paese, e mi sono dovuto impegnare molto per creare un personaggio odioso, con una risatina fastidiosa, quanto di più distante da come invece sono io e da come mi rapporto con gli altri”.

 

 

Racconta ancora Bono: “Non conoscevo la storia di questo duplice omicidio avvenuto negli anni 80. L’averlo scoperto attraverso la sceneggiatura di Stranizza d’amuri mi ha fatto riflettere su quanta cattiveria ci può essere anche in un paese dove tutti si conoscevano e magari si fidavano l’uno dell’altro, e hanno ritenuto giusto condannare a morte due ragazzi che volevano solo vivere liberamente il loro amore. Oggi fortunatamente i tempi sono cambiati, ma ancora tanta strada si dovrà fare per la piena libertà e tutela della dignità umana”.

 

Per Manuel Bono, classe 2006, la passione per la recitazione è cominciata dal palcoscenico. Tra il 2016 e il 2017 è stato protagonista in diverse commedie teatrali, sia come attore che come ballerino. Ha recitato in alcuni cortometraggi e nel 2020 è entrato nel cast della serie Rai Makari interpretando il ruolo del protagonista, Saverio Lamanna (Claudio Gioè), da bambino.

 

Recitare è sempre stato parte della mia vita, perché ho calcato il primo palco in uno spettacolo teatrale con il ruolo di protagonista a soli 10 anni – racconta Bono – Quindi non è stata una decisione presa un giorno della mia vita, ma un percorso che mi sta portando delle esperienze bellissime, come quelle che ho vissuto in questo film Stranizza d’amuri”.