The Land of Dreams, un film sui sogni che realizza un sogno

Il musical, opera prima di Nicola Abbatangelo, presentato ad Alice nella Città , uscirà al cinema il 27 ottobre con 01 Distribution

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Caterina Shulha e George Blagden, The Land of Dreams

The Land of Dreams, il musical opera prima di Nicola Abbatangelo, Evento Speciale della sezione Alice nella Città della diciassettesima Festa del Cinema di Roma, in uscita il 27 ottobre con 01 Distribution, racconta una fiaba d’amore sospesa tra immaginazione, melodie e realtà. Oltre ai due protagonisti, Caterina Shulha e George Blagden (Les Misérables, Vikings e Versailles), anche Paolo Calabresi, Marina Rocco, Carla Signoris, Stefano Fresi ed Edoardo Pesce hanno preso parte a questo grande racconto musicale in chiave fantasy.

Caterina Shulha, The Land of Dreams

New York, 1922. Eva (Shula) è una giovane immigrata italiana che lavora come lavapiatti nelle cucine del noto locale Choo Choo Train gestito da Clemente (Stefano Fresi) e che ha rinunciato al suo sogno più grande: diventare una cantante. Eva diventa oggetto del desiderio di un boss mafioso, ma s’innamora dell’affascinante pianista Armie (Blagden), reduce della Grande Guerra, che vive recluso nella propria casa insieme al fratello e che nasconde un potere molto speciale: viaggiare all’interno dei sogni. Eva e Armie scopriranno insieme che realtà e sogno possono mischiarsi e diventare la ricetta della felicità.

“Il mio primo film parla di sogni e realizza un mio sogno: quello di poter realizzare un musical”, dice Abbatangelo in conferenza stampa a Roma.

Nicola Abbatangelo

Nato in una famiglia che gestisce una agenzia di spettacolo, il giovane Abbatangelo racconta di essere cresciuto in mezzo a musica, teatro e cinema. “Guardando il backstage di un film ho capito cosa volevo fare davvero: il regista”.

The Land of Dreams è la realizzazione di un ambizioso progetto, insolito nel panorama cinematografico italiano, in cui la musica, il racconto e gli effetti speciali convergono in una storia fantasy. “Questo film ha rappresentato una triplice sfida: raccontare la storia che avevo a cuore sperimentando un nuovo genere, attualizzandolo e realizzandolo in Italia”, spiega il regista.

Stefano Fresi, The Land of Dreams

In merito alla singolarità del genere anche Stefano Fresi, che nel film, oltre a recitare, suona, canta e balla, aggiunge: “Purtroppo nella vita reale non parte una canzone mentre si vive. Per me invece è un sogno che la musica invada il quotidiano e trovo straordinario che la musica sia parte integrante di una storia”.

In The  Land of Dreams la musica è effettivamente parte integrante della narrazione e il regista sottolinea: “Il mio obiettivo era quello di creare un musical credibile e onesto e per avvicinarmi a questo risultato le sfide da affrontare sono state diverse. Avevo stampati in mente musical come Les miserables o Moulin Rouge dove la parte ‘cantata’ emerge in modo talmente naturale da sembrare quasi ovvia durante la visione del film. Non una serie di stacchetti musicali, ma una progressione spontanea delle emozioni”.

George Blagden, The Land of Dreams

Per l’attore George Blagden la cosa più interessante del film e in generale ciò che più apprezza nella sua professione è il racconto di personaggi tormentai. “È difficile lavorare in un’opera come questa in cui c’è gioia ma ci sono anche elementi più dark. Serve trovare un equilibrio e Nicola ha trovato il dispositivo giusto che ha reso questo film un arazzo di rara fattura e rara bellezza di cui sono molto grato”.

Il film è recitato e cantato in inglese, ma Abbatangelo ci tiene a specificare: “Io sento questo film molto italiano, siamo tutti italiani e ne sono orgoglioso. E sono orgoglioso di poter offrire al pubblico un’ora e mezza di leggerezza e bellezza”.