The Sandman è diventata una serie

Al via su Netflix il 5 agosto la trasposizione dei fumetti di Neil Gaiman pubblicati da Dc Comics, già tentata in passato senza successo: “Una delle serie più costose di sempre”.

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Tom Sturridge, The Sandman

Settantacinque i numeri pubblicati tra il 1989 e il 1996 per una saga di fumetti che ha collezionato appassionati di tutto il mondo, talmente estesa da rendere quasi impossibile il suo adattamento in una serie televisiva. E infatti i tentativi andati a vuoto sono stati diversi, almeno fino a quando Allan Heinberg, già mente di The O.C. e The Catch, non ha realizzato undici puntate, disponibili su Netflix dal 5 agosto.

The Sandman, basata sull’omonima serie a fumetti di Neil Gaiman pubblicata dalla linea Vertigo di DC Comics, esordirà in tutto il mondo portando al popolo della tv via streaming quel mondo fatto di dark-fantasy, mitologia e dramma storico che gli appassionati di fumetto conoscono già alla perfezione.

Protagonista della storia è Sogno, una delle sette entità note come Eterni che regolano ogni aspetto della vita umana, cui spetta il controllo del mondo dei sogni e in cerca dei propri poteri perduti. Riuscirà a recuperarli tra lotte con personaggi provenienti da altre mitologie e incubi scappati al suo controllo.

A prestargli il volto è Tom Sturridge, l’attore britannico già noto per aver recitato in La diva Julia – Being Julia, Symbiosis – Uniti per la morte, I Love Radio Rock e On the Road. Con lui nel cast nel ruolo di Lucifero anche Gwendoline Christie, conosciuta soprattutto per la parte di Brienne di Tarth nella serie televisiva Game of Thrones, per la cui interpretazione ha ottenuto una candidatura agli Emmy come migliore attrice non protagonista.

“Negli ultimi 33 anni – ha dichiarato Neil Gaiman – i personaggi di Sandman hanno respirato e vagato per la mia testa. Sono incredibilmente felice che ora, finalmente, possano uscire da lì ed accedere alla realtà”.

Considerata tra le serie più costose di sempre, The Sandman era stata proposta anche alla HBO, che dopo un iniziale interessamento ha preferito rinunciare per via dell’ingente impegno economico.

Le riprese sono iniziate nell’ottobre 2020 in Inghilterra, per poi fermarsi, come tutte le produzioni, per via della pandemia, e ora è una tra le serie più attese di Netflix, soprattutto da parte degli appassionati del genere.

L’ultimo tentativo di trasporre i fumetti di Neil Gaiman c’era stato nel 2013, quando Warner Bros annunciò di voler realizzare un film diretto e interpretato da Joseph Grodon -Levitt, un progetto che però non è mai andato in porto.

Ma a rincuorare anche i non appassionati del fumetto ci pensa Allan Heinberg. “Non voglio che le persone non necessariamente appassionate di fantasy si perdano The Sandman, – ha spiegato lo showrunner – perché il centro del racconto è un dramma relazionale. È una soap opera di famiglia, incentrata su un re con una vita amorosa terribile, pronto ad affrontare gli errori che ha commesso in passato e impostare le cose nel modo giusto. Penso che la serie riguardi, in definitiva, cosa significa essere umani nel senso migliore del termine e in quanto tale, è profondamente intima e riconoscibile, oltre che divertente, commovente e straziante”.