Il vero mistero del film si nasconde dietro a una motivazione, quella che ha spinto Ruth a commettere un crimine che le è costato vent’anni di carcere. Ruth Slater, protagonista di The Unforgivable, su Netflix dal 10 dicembre, ha il volto di Sandra Bullock, che torna al thriller con una storia che mescola crimine e pregiudizio, mistero e perdono. Uscita di prigione dopo una condanna per un crimine violento, Ruth tenta di reinserirsi in una società che si rifiuta di perdonare il suo passato. Persino gli affetti più cari della donna, nei luoghi dove un tempo si sentiva a casa, la mettono alla porta. La sua unica speranza di redenzione è la sorella più piccola, che suo malgrado aveva abbandonato.
«Il mio personaggio ha trascorso vent’anni in carcere per un crimine piuttosto atroce, ma finalmente torna libera – ha spiegato Sandra Bullock, anche tra i produttori del film, in una recente intervista – Ci sono molte persone le cui vite sono state colpite da questo crimine che ha commesso, e ci sono molto odio, rabbia, amarezza e dolore a causa del suo rilascio. Ma lei vuole ritrovare la sorella, l’unica famiglia che aveva quando è entrata in carcere».
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Il progetto del film ha avuto una gestazione decisamente lunga, The Unforgivable è infatti in produzione da ormai undici anni: annunciato per la prima volta con il titolo Unforgiven, che avrebbe dovuto adattare la storia raccontata nella miniserie omonima del 2009, con protagonista Angelina Jolie, la pellicola è rimasta in attesa per anni, fino a quando Nora Fingscheidt non ha deciso di prendere le redini della regia e di completare il lavoro.«Ho scelto di fare questo film perché volevo che le persone riconsiderassero il loro giudizio su chi è stato a lungo al di fuori della società, si può cambiare molto in prigione dopo vent’anni, ma per la maggior della gente sei ancora un prigioniero e vivrai con questo marchio per sempre».
Nel cast figurano anche Vincent D’Onofrio, Jon Bernthal, Richard Thomas, Linda Emond, Aisling Franciosi, Rob Morgan, Emma Nelson, Will Pullen, Thomas Guiry e Viola Davis. Per la Bullock che torna su Netflix tre anni dopo il successo di Bird Box, non è stato affatto complicato calarsi nel ruolo di detenuta alle prese con lavori manuali molto “maschi”. «Mio padre mi ha praticamente cresciuto come il figlio che avrebbe voluto che fossi – ha dichiarato l’attrice – Restaurava case e mi trascinava sempre con lui, quindi mi trovo piuttosto a mio agio in quel mondo, anche se la produzione mi ha impedito di avvicinarmi agli attrezzi più pericolosi».
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