Ticket to Paradise e ritorno, Clooney e Roberts bloccati dal Covid

Ticket to Paradise, George Clooney e Julia Roberts devono lasciare il set australiano della loro commedia romantica

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Ticket to Paradise, la commedia romantica che vede protagonisti George Clooney e Julia Roberts, le cui riprese sono in corso in Australia, non è sfuggita al Covid, nonostante la location sia tra le più sicure al mondo. Purtroppo proprio nella regione del Queensland si sono registrati nelle ultime settimane moltissimi casi che hanno costretto la Universal, che produce e distribuisce il film, a chiudere momentaneamente il set.

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I due protagonisti sono stati prontamente rispediti negli Stati Uniti fino a nuovo ordine.

Le riprese di Ticket to Paradise erano iniziate alla fine del 2021

Lo stop arriva quando ad appena due settimane dalla fine delle riprese. Sembra che il film sarà bloccato per tre mesi, ma George Clooney ne ha un altro in partenza in Inghilterra a marzo, quindi vedremo quali saranno gli incastri necessari.

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Diretto da Ol Parker, Ticket to Paradise è la storia di due genitori divorziati che volano a Bali per impedire alla figlia adolescente di sposarsi in maniera scriteriata, proprio come hanno fatto loro.

Secondo le “preziose” notizie fornite dal Daily Mail Australia, Clooney sembra che per prima cosa si sia tagliato la barba che si era fatto crescere apposta per il film, per poi prendere un volo per le Hawaii dove ha preso una coincidenza per la California.

Universal aveva già spostato il film dal 30 settembre al 21 ottobre 2022, rendendolo in ogni caso un titolo allettante come evento fuori concorso a Venezia, dove la presenza di due superstar come Clooney e Roberts sarebbe stata graditissima. Ma probabilmente a questo punto potrebbero puntare a un’uscita natalizia o anche successiva.

Lo stop è un duro colpo soprattutto per i lavoratori del cinema australiani. Le restrizioni durissime imposte dal governo negli ultimi due anni avevano fatto sì che il continente oceanico diventasse il luogo più sicuro al mondo dove poter girare un film, tanto che molte produzioni americane si erano spostate proprio in Australia. Purtroppo la variante Omicron ha voluto dire la sua anche “down under”.