E’ tra i cinque documentari nominati al Premio Oscar 2023 di categoria (e per alcuni, il favorito), ottimo motivo per scoprire in sala Tutta la bellezza e il dolore di Laura Poitras. Un film sulla storia della fotografa e attivista Nan Goldin, tra vicende private e l’impegno come attivista, che a settembre ha vinto il Leone d’Oro a Venezia 79 e che sarà al cinema il 12, 13 e 14 febbraio distribuito da I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection.
IL FATTO
Vita, arte e militanza della fotografa, filmmaker e attivista statunitense Nan Goldin e la sua battaglia contro la famiglia Sackler, nota benefattrice dei più grandi musei del mondo, ma anche proprietaria della società Purdue Pharma, responsabile di migliaia di morti per overdose di ossicodone, antinfiammatorio e analgesico a base di oppiacei falsamente prescritto come farmaco che non creava dipendenza.
L’OPINIONE
Ancora una volta la statunitense Laura Poitras concentra la propria attenzione su resilienza e anticonformismo, su persone che, mettendo a repentaglio la propria vita, lottano per cambiare una società colpevole di non proteggere i propri cittadini. Tra presente e passato, la vita della Goldin diventa arte e viceversa, in un continuo scambio creativo ricostruito dalla documentarista Leone d’oro a Venezia non solo per denunciare uno scandalo recente, ma per rendere omaggio a una donna geniale che ha dedicato la propria esistenza alla battaglia contro i potenti ed è stata un punto di riferimento importante nella scena culturale newyorkese. Con la Poitras, un cinema fatto di materiali, linguaggi e formati diversi diventa dunque testimone di una odiosa pagina di storia contemporanea, sostituendosi a un giornalismo di inchiesta che ha rinunciato al proprio ruolo dirompente di “cane da guardia” contro gli abusi ai danni dei cittadini. Il titolo originale del film, traducibile con “tutta la bellezza e lo spargimento di sangue”, è una citazione che rimanda a Cuore di tenebra di Joseph Conrad.
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Il precedente documentario della Poitras, Citizenfour, su Edward Snowden e lo scandalo spionistico della NSA, premio Oscar nel 2015. Ma anche la serie – disponibile su Disney+ – Dopesick – Dichiarazione di dipendenza interpretata da un grande Michael Keaton e nella quale si racconta la stessa storia dei Sackler e della diffusione dell’Ossicodone negli Usa, ispirandosi al libro bestseller scritto da Beth Macy Dopesick: Dealers, Doctors and the Drug Company that Addicted America.