Uncharted, Tom Holland a Roma: «Io cresciuto con Indiana Jones e Bond, un sogno dare il mio contributo»

L'attore, presente nella capitale insieme al regista e ai produttori, racconta com'è stato vestire gli "avventurosi" panni di Nathan Drake

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Il tour promozionale di Uncharted, in uscita nelle sale italiane a partire dal 17 febbraio, ha portato nella capitale Tom Holland, il regista Ruben Fleischer e i produttori Alex Gartner e Charles Roven, protagonisti questa mattina di un incontro con la stampa all’ombra del Colosseo.

Basato su una delle serie di videogiochi più vendute e acclamate dalla critica, il film di Uncharted si presta come origin story del giovane protagonista, Nathan Drake (Tom Holland), alle prese con la sua prima vera avventura alla ricerca di un grande tesoro. Adattare sul grande schermo una delle saghe videoludiche più amate di sempre (cosa che succederà anche con l’imminente serie su The Last of Us), non è cosa semplice, sopratutto per il pericolo di incappare nella delusione dei fan. A tal proposito, spiega il regista Ruben Flesicher, è fondamentale l’attinenza al materiale originale:

«Quando si adattano opere molto amate, che siano un fumetto o un videogame, è molto importante rispettare il materiale originale. Allo stesso tempo, nel portare Uncharted sul grande schermo volevamo comunque farlo ‘nostro’, dargli un’impronta. Il videogame è già di per sé molto cinematografico, è pieno di scene d’azione e al centro della storia c’è il bel rapporto tra Nate e Sully. Qualità ottime per fare un film, in quanto facilmente traducibili. Poi siamo stati così fortunati ad avere Tom Holland e Mark Wahlberg che hanno dato vita a questi personaggi. Loro mi hanno sicuramente facilitato il lavoro».

Il tema degli affetti e della famiglia è uno dei fili conduttori del film, insieme all’avventura. Una combinazione che ha fin dal principio entusiasmato Tom Holland, da sempre amante di questo tipo di storie:

«Il tema della famiglia è centrale – spiega Holland – C’è l’idea di questo giovane orfano alla ricerca del proprio fratello, prima che del tesoro. Alla fine la famiglia la trova in Sully, con il quale si crea un bellissimo rapporto fratello maggiore/minore. Questo tipo di film, d’azione e d’avventura, è stato sempre il mio preferito. Sono cresciuto guardando Indiana Jones, Mission Impossibile e James Bond. Quindi ringrazio i produttori della Sony per avermi dato l’opportunità di raccontare la mia versione, mi hanno fatto realizzare un sogno».

Nathan Drake e Peter Parker, le differenze

Modellare la fisicità di Nathan Drake ha richiesto una mole di lavoro non indifferente per Tom Holland, abituato ad una fisicità piuttosto diversa con il personaggio che l’ha reso celebre in tutto il mondo, Peter Parker / Spider-Man. Considerando che sia le riprese di Uncharted sia quelle di Spider-Man: No Way Home hanno subito interruzioni per la pandemia nel 2020, il calendario dei due film si è intersecato, cosa che ha portato Holland a finire alcune riprese di Spider-Man dopo aver girato Uncharted.

«Peter Parker è un personaggio un po’ infantile, goffo, mentre Nathan è diverso, è più uomo. Per questo mi sono posto in maniera diversa, a partire dalla camminata. La fisicità si trasferisce in tutte le scene d’azione. Quando sono tornato sul set di Spider-Man dopo Uncharted, la produttrice, Amy Pascal, continuava a dirmi: “Sei troppo uomo, devi essere più ragazzo!”. Ci ho messo un bel po’ di tempo per scuotermi di dosso la postura di Nate».

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Per rispetto della saga e soprattutto per accontentare i fan, nel film sono stati inseriti numerosi easter egg e la produzione ha lavorato a stretto contatto con la Naughty Dog, l’azienda di produzione del videogioco: «Abbiamo creato una caccia al tesoro di easter egg anche per i fan – spiega Fleischer – Inoltre c’è un grande cameo che i fan riconosceranno sicuramente». Tra le difficoltà più grandi, aggiunge Tom Holland, c’è stata quella di creare le scene con gli enigmi e i puzzles: «Creare quei puzzles e le soluzioni è stato un incubo! Però alla fine credo che siano i momenti più belli del film».