Wolf Man, Leigh Whannell tra l’Uomo Lupo e L’esorcista

Il regista si conferma appassionato di horror e sogna...

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Wolf Man Leigh Whannell

Lo aveva già fatto con L’uomo invisibile, altro personaggio cult degli Universal Classic Monsters affidato a Leigh Whannell prima del nuovo Uomo Lupo, ma il regista si è ripetuto con il Wolf Man (qui la recensione) finalmente arrivato nei nostri cinema. E come nel caso precedente ha cercato di dare vita nuova a una leggenda dell’horror, a modo suo, da appassionato del genere qual è, oltre che veterano, dopo le esperienze fatte nei franchise di Saw e Insidious. Con i quali si è divertito a mantenere un legame anche in questo suo ultimo film, come ci ha raccontato lui stesso nell’intervista che segue.

Wolf Man

Dopo il remake con Benicio Del Toro e più del Lycantropus di Gael García Bernal, nel suo Wolf Man la base sembra la realtà, un modo per dare continuità a quanto fatto con L’uomo invisibile?
Credo sia proprio lì che va mia mente quando penso a questi mostri, a come inserirli nella realtà, come renderli reali. Ci sono registi come Guillermo del Toro davvero brillanti nel realizzare storie gotiche meravigliose da guardare, ma il mio istinto è di chiedermi: “E se stesse accadendo davvero?”. Penso che ogni film di mostri che dovessi fare sarebbe sempre legato alla realtà, per quanto possibile ovviamente..

In questo senso va letta l’attenzione all’ambito familiare e la tensione tra padre e figlio?
Sì, la coppia che non riesce a comunicare bene è qualcosa cui ho pensato molto. Ho scritto il film con mia moglie e, sebbene non fosse quello il nostro caso, potevamo facilmente immaginare come fosse per i due e indirizzare il film su quella strada, parlare di famiglia e di unità familiare. Ma soprattutto la comunicazione, il modo in cui parliamo tra noi. Sono sicuro che a tutti capiti di essere fraintesi e di pensare “Non è quello che intendevo”, la comunicazione è sempre alla base delle relazioni. Su questo ho lavorato molto con Christopher Abbott e Julia Garner, i due protagonisti.

Abbiamo aspettato molto per vedere questa storia, ci sono state delle richieste su come doveva essere? È cambiata molto rispetto alla proposta originale di Ryan Gosling?
Non c’è stato un vero e proprio mandato su cosa fare da parte della Universal, più che altro ho seguito il mio istinto. Ho sempre voluto ambientarlo ai giorni nostri e anche la versione che avrebbe dovuto realizzare Brian Gosling era la stessa, almeno quanto al nucleo centrale, con la famiglia isolata, non è mai cambiato nel tempo. Lui purtroppo, per varie ragioni, non ha potuto farlo, ma la storia non è mai cambiata.

Vi siete confrontati in merito?
Sì, o meglio, quando ho incontrato Ryan per la prima volta avevo una mia proposta, un mio punto di vista, che lui ha trovato “fantastico”. E ci abbiamo lavorato. Ma in realtà ho scritto la sceneggiatura con mia moglie, come dicevo. Mi sono chiesto soprattutto se sarebbe stato un bene per il nostro matrimonio scrivere un film insieme, ma alla fine è andato bene. E penso che lo faremo di nuovo, perché ci siamo divertiti a farlo.

L’esperienza nelle saghe di Saw e Insidious è stata di qualche aiuto o solo un riferimento da cui prendere le distanze?
Sono tutti film molto diversi tra loro, e io cerco di trattare ogni progetto come un piccolo mondo a sé stante, cercando sempre di pensare a cosa fare di completamente nuovo. Detto questo, ho inserito alcuni piccoli omaggi a Saw nel film, ma è difficile parlarne senza fare spoiler, li vedrete. Provo molto affetto per quei film, ne sono orgoglioso, ma ora che dirigo le mie stesse sceneggiature voglio fare qualcosa di diverso ogni volta.

Wolf Man Leigh Whannell

La storia recente degli Universal Classic Monsters non è stata facile, ma la sua angolazione sembra funzionare. La prossima mummia dovrebbe dirigerla Lee Cronin, ma a lei è stato chiesto di essere il regista del nuovo franchise?
In realtà no, nessuno mi ha detto che sarei stato l’uomo giusto per i mostri, ma la cosa interessante è che, dopo che The Mummy non fosse venuta fuori nel modo in cui volevano,  la nuova politica è stata di dare ai registi questi mostri e lasciare che ne facessero delle storie personali. Per me l’Uomo invisibile era solo la mia versione del personaggio, ma intanto loro han realizzato altri film, come Renfield, e quando ho dovuto affrontare l’Uomo Lupo l’ho trattato come un altro film a sé. Senza cercare di inserirlo in un Universo o pensando di far apparire l’uomo invisibile da qualche parte.

E potendo scegliere tra i vari Dracula, il mostro della laguna nera, il Fantasma dell’Opera, quale vorrebbe affrontare poi?
Non lo so, ma per quanto mi piaccia Dracula, adoro il dottor Jekyll e Mr. Hyde e credo che sia una storia che mi ha davvero affascinato sin da bambino. Ricordo di aver letto la versione di Robert Louis Stevenson e che mi ha sempre colpito. Non credo ci sia mai stato un racconto veramente puro della sua storia.

La danno per impegnato su The Green Hornet and Kato, Fuga da New York e la serie TV sul suo precedente Upgrade, a che punto sono questi progetti?
Sono tutti progetti ai quali sono stato legato nel corso degli anni, ma per varie ragioni le cose non vanno, ne arrivano altre, e in questo momento non sono legato a nessuno di  loro. Sto cercando di concentrarmi sulla scrittura della sceneggiatura di una storia originale, che è ciò che preferisco, fare qualcosa che nessuno conosce, non basato su nessun altro personaggio.

Si parla di horror o cosa?
Ho due idee, una è una specie di commedia nera, un thriller, molto interessante dal punto di vista del tono, e l’altra è per una specie di horror fantascientifico. Sono due idee che stanno maturando. Credo che per un regista sia sempre un bene provare a indossare vesti diverse e dopo aver fatto un paio di film di mostri, sarebbe bello fare qualcosa di più divertente, o qualcosa del genere.

Parlando di desideri, o di sogni, quale horror le sarebbe piaciuto dirigere come regista e  quale interpretare come attore?
Wow, potrei dire “Mi sarebbe piaciuto interpretare il ruolo di Jack Nicholson in Shining“, ma sarei un pessimo sostituto. Penso che sarebbe fantastico recitare in un film come La mosca, quello con Jeff Goldblum con tutto quel trucco e tutto il resto, è una parte così ricca e per me interpretare quel ruolo sarebbe divertentissimo. Per quanto riguarda il film horror che vorrei aver diretto, non sarebbe male avere L’Esorcista nel proprio curriculum.

Wolf Man