Zelensky a sorpresa a Cannes: «Il cinema non resti muto»

Il presidente è intervenuto a sorpresa durante la cerimonia di apertura del Festival

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A sorpresa ieri durante la cerimonia di apertura del 75/o festival di Cannes è intervenuto in collegamento il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky. Egli non ha parlato solamente delle sofferenze del suo popolo, della battaglia in corso a Mariupol e del dramma dell’acciaieria Azovstal, ma si è rivolto proprio al mondo del cinema, ai cineasti e li ha chiamati in causa.

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Il Presidente ha citato il regista Mantas Kvedaravicius, morto in Ucraina e il cui documentario Mariupolis 2 è stato portato a termine dalla compagna Hanna Bilobrova e soprattutto ha chiesto al cinema di “non restare muto“. Zelensky ha anche menzionato Il Grande Dittatore in cui si parodiava Hitler, accolto da una standing ovation.

“Serve un nuovo Chaplin che dimostri che il cinema di oggi non è muto. Noi lotteremo sempre, perché non abbiamo altra scelta e sono convinto che il dittatore perderà. Ma il cinema starà zitto o parlerà? Il cinema può rimanere fuori da questo?”.