Beast, finalmente il trailer di uno degli action più attesi della stagione, diretto dal regista islandese Baltasar Kormàkur e interpretato da Idris Elba e Sharlto Copley. L’uscita del film è prevista per il 22 settembre, e non è da escludere che possa essere una delle proiezioni speciali della prossima Mostra del cinema di Venezia, che Kormàkur aveva aperto nel 2015 con Everest.
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Il primo trailer del film è stato finalmente svelato dalla Universal Pictures e naturalmente lo scenario è completamente diverso. Dalle vette dell’Himalaya (in realtà in gran parte erano pareti delle Dolomiti) si passa alla savana sudafricana. E proprio in occasione del lancio del trailer abbiamo colto la palla al balzo e parlato direttamente con il regista, a cui abbiamo chiesto naturalmente di svelarci quanto possibile della trama di Beast.
«Idris Elba interpreta il Dr. Nate Samuels. Dopo la morte dell’ex moglie, affetta da una malattia incurabile, ha preso in custodia le figlie e per prima cosa decide di fare un viaggio in Sudafrica, per far conoscere alle ragazze la terra d’origine della propria madre.
Nel mentre un leone sta facendo strage nei villaggi della zona e durante un’escursione anche la famiglia Samuels viene attaccata dalla bestia».
A prima vista, dal trailer, potrebbe sembrare una variazione sul tema Lo squalo, ma nel cuore dell’Africa invece che in mare. Ma ovviamente non è così.
No, infatti, o almeno non è solo così. La ragione per cui questo leone è diventato di un’inarrestabile ferocia è naturalmente perché è stato spinto dall’uomo a comportarsi così, ma non sveliamo troppo. E poi c’è anche tutta la parte dedicata al rapporto tra Samuels e le sue figlie. È un film che affronta molti temi.
Quello più importante è quello ambientale, un argomento che negli ultimi anni ti sta particolarmente a cuore, il rapporto dell’uomo con la natura. Era così in Everest, ma anche in Resta con me, precedentemente in The Deep e in alcuni dei film che hai prodotto. Come mai questo interesse?
Certamente è dovuto al luogo in cui sono nato e in cui ho vissuto per tutta la vita senza mai pensare di staccarmene. Se ci pensi, l’Islanda è una terra tendenzialmente inospitale, un’isola vulcanica per la maggior parte dell’anno ricoperta di ghiacci.
Sono per metà catalano, sarei potuto andare a vivere in Spagna, o nel sud della Francia, ma ho deciso di restare qui. E credo che sia una delle cose su cui è più importante riflettere in questo momento, ovvero il nostro rapporto con il pianeta che ci ospita, prima che sia troppo tardi.
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Parliamo del cast di Beast. Si tratta ovviamente di un film estremamente fisico per gli attori, calati in una natura selvaggia. Com’è stato lavorare con Idris Elba e Sharlto Copley?
Sono due grandi attori, molto diversi tra loro. A dispetto del suo ineccepibile stile britannico, Idris si è immediatamente calato nel ruolo e nella situazione in cui ci trovavamo.
Abbiamo girato quasi completamente nella savana sudafricana ed eravamo veramente circondati da qualunque tipo di animale. Una volta sono uscito dalla mia roulotte e mi sono trovato davanti due elefanti, che se non lo sai possono essere anche piuttosto aggressivi quando sono nervosi. E sentivamo ruggiti di leoni nelle vicinanze di continuo.
E a dire il vero quello più entusiasta era Sharlto, che anche se è sudafricano non si era mai trovato in una situazione del genere, era un bambino entusiasta.
L’intervista integrale con Baltasar Kormàkur la troverete in uno dei prossimi numeri di Ciak.