A SECOND CHANCE

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En chance til, Danimarca, 2014 Regia Susanne Bier Interpreti Nikolaj Coster-Waldau, Maria Bonnevie, Nikolaj Lie Kaas, May Mndersen, Ulrich Thomsen Sceneggiatura Anders Thomas Jensen Produzione Sisse Graum Jørgensen Distribuzione Teodora Durata 1h e 42′

In sala dal 

2 aprile

Quando il suo bambino di sette mesi, Alexander, muore improvvisamente, Andreas, ufficiale di polizia danese, deve fare i conti con disperazione della moglie Anna che minaccia il suicidio. Decide allora di sottrarre a una coppia di tossicodipendenti il loro figlioletto della stessa età, sporco e trascurato, lasciando al suo posto il corpicino del figlio. Ma se Anna in stato di choc sembra accettare la sostituzione, la madre del piccolo rapito si ostina nell’affermare che il bimbo morto non è il suo.

Dopo il modesto western al femminile made in Usa, Una folle passione, Susanne Bier torna in Danimarca e ai temi dei suoi film pre-Oscar. Dilemmi morali che vedono coinvolte persone normali impegnate a trovare il modo migliore per affrontare situazioni estreme. Questa volta la grande domanda intorno alla quale ruota la storia è la seguente: possiamo giustificare chi fa scelte sbagliate per la giusta ragione? E la ricerca di una nuova opportunità nella vita è una giusta ragione per commettere un reato? Andreas (il Nikolaj Coster-Waldau di Trono di spade) non rapisce il bambino solo per placare il dolore della moglie, ma anche per offrire un futuro a un neonato forse condannato a morte dall’incuria di genitori irresponsabili. Ma la struttura narrativa che dà corpo a questo interrogativo funziona solo in parte: se da un lato è impossibile non condividere le mosse del “ladro di bambini”, dall’altro è chiaro che a un certo punto del plot i personaggi e le loro azioni diventano troppo strumentali al “messaggio” che regista e sceneggiatore vogliono veicolare.

Alessandra De Luca