“ANIMALI NOTTURNI”: IL NOSTRO COLPO DI FULMINE DELLA SETTIMANA

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1479312522132A 15 anni di distanza dalla separazione, Susan riceve un manoscritto dall’ex primo marito Edward.
Si tratta del romanzo che lui ha invano cercato di scrivere durante la loro storia d’amore. Ora la prega di leggerlo per poi dare una sua opinione. Tra il fastidio e l’imbarazzo, la donna (che ora è una mercante d’arte e vive – non felicemente – con un medico più che benestante) comincia a scorrere le pagine di quella che si rivelerà una trama fosca e piena di violenza. Capace però di attrarla e sconvolgerla. Perché in qualche modo la riguarda.

Per la seconda volta il celebrato stilista texano Tom Ford si posiziona dietro la macchina da presa, dopo il successo (a Venezia 2009 il protagonista Colin Firth vinse la Coppa Volpi per l’interpretazione) di A Single Man, da un romanzo di Christopher Isherwood. E anche questa volta colpisce clamorosamente il centro del bersaglio (una maturità stilistica e artistica che può persino lasciare sconcertati, per la facilità con cui questo talento non sbaglia una misura). Anche in questo caso utilizza un testo di raffinata scrittura: Tony & Susan di Austin Wright (pubblicato in Italia da Adelphi) peraltro da lui stesso riadattato.

Noir straziante e perfidamente classista quando ripercorre e illustra la trama del romanzo inviato (omicidi – con stupri – brutali e la ricerca della vendetta del sopravvissuto), ma torbido thriller psicologico quando lo vediamo insinuarsi nei meandri mentali di una signora alto borghese sull’orlo della maturità, prostrata dall’infelicità coniugale e tormentata dai sensi di colpa per quella precedente relazione che avrebbe potuto essere totale e appagante e invece – per colpa sua – si è spenta (per motivi da non precisare qui). Il regista è particolarmente acuto a sottolineare la psicologia e la differenza di “tipi” economicamente e sociologicamente diversi a contatto o scontro e lo può fare anche perché ha a disposizione attori particolarmente ricettivi. In particolare vogliamo riferirci all’eccellente Amy Adams, senza dimenticare, in significativo cameo, Laura Linney, madre insopportabilmente snob ma spietata nella sua perspicacia.