Presentato in concorso allo scorso Festival di Cannes, Decision to Leave è valso a Park Chan-wook il premio alla miglior regia, più due nomination ai BAFTA. Il film è ispirato alla serie di romanzi polizieschi svedesi “The Story of a Crime” di Maj Sjöwall e Per Wahlöö. Decision to Leave è in sala dal 2 febbraio con Lucky Red.
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DECISION TO LEAVE – IL FATTO
Un detective indaga sulla morte di un uomo precipitato da una montagna du- rante un’escursione. La principale indiziata è la vedova, da cui il poliziotto è attratto sin dal primo momento, una donna che nasconde molti segreti.
L’OPINIONE
Park Chan-wook è forse uno dei registi che meglio ha raccolto l’eredità del grande melò americano, quello di Douglas Sirk, ma anche del primo Nicholas Ray. Lo ha dimostrato durante tutto il corso della sua carriera applicando gli inconfondibili codici del melodramma ai generi più diversi, dal revenge movie della trilogia della vendetta all’horror vampiresco di Thirst, passando per la fantascienza di I’m a Cyborg and That’s Ok e il film in costume con The Handmaiden. Una dimostrazione della sua versatilità, della sua conoscenza del cinema e soprattutto della sensibilità di un cineasta che alla soglia dei sessant’anni merita di essere riconosciuto come uno dei più importanti di questo scorcio di secolo.
Decision to Leave è un ulteriore passo avanti in questa sua esplorazione, omaggia l’Hitchcock de La donna che visse due volte tanto quanto lo straordinario Mizoguchi de Gli amanti crocifissi, un’opera cinefila ed esistenzialista che riflette sulla solitudine e la violenza della società contemporanea e sulla potenza dei sentimenti.
Park lo condisce anche con quel pizzico di commedia che non manca, a sottolineare quanto grottesca sia la vita, disseminandolo di molte suggestioni tipiche del suo cinema fatto di sensi, sensazioni e sensualità, offrendo alla coppia protagonista, formata dall’ottimo Park Hae-il e dall’ipnotica dark lady Tang Wei, un palcoscenico privilegiato dal quale raccontare una struggente storia d’amore ambientata in un mondo senza pietà.
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