HOTEL TRANSYLVANIA 2

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Id. Usa, 2015 Regia Genndy Tartakovsky Distribuzione Warner Durata 1h e 29′

In sala dall’

8 ottobre

Il conte Dracula è diventato nonno! Ovvero: Mavis e Johnny dopo le nozze (sulle regole non si scherza!) hanno un bel bambino, Dennis, dai foltissimi ricci color carota. Ma sarà umano o vampiro? Nonno vorrebbe tanto fosse come lui, ma le prime dimostrazioni non inducono all’entusiasmo. Approfittando di una vacanza di figlia e genero in California, con l’aiuto recalcitrante dei suoi amici prova a stimolarne la possibile “mostruosità”, ma invano. Che con l’arrivo del bisbetico, tradizionalista e lugubre bisnonno Vlad qualcosa possa cambiare?

Con il primo, il geniaccio Genndy Tartakovsky (che, non scordiamolo, è anche l’autore di travolgenti cartoon tv come le Superchicche e Il laboratorio di Dexter) aveva fatto tombola, trasferendo su grande schermo (e in 3D) la propria sfrenata inventiva tutta gag (moltissime mediate dalle comiche del muto e dalle commedie hollywoodiane), applicata all’horror rovesciato in comico e con molto rispetto dell’ideologia corrente. Qui replica con l’aiuto di Adam Sandler alla sceneggiatura e voce di Dracula nella versione originale (mentre in quella italiana lo sostituisce Claudio Bisio, con Cristiana Capotondi a doppiare Mavis). E non stona, sia pur con minor effetto sorpresa. Spiritoso ed esplosivo nelle sequenze collettive festaiole (che abbondano nel sequel, tra matrimoni e feste di compleanno), Hotel Transylvania 2 mostra forse un po’ di limite nell’obbligo di doversi inventare un lato “drammatico”, riuscendovi solo in parte (non è che i “vecchissimi” mostri abbiano molte chanches drammaturgiche da cattivi, volendo spezzare il capello). Ad ogni buon conto, quando agisce la compagnia di giro di Dracula (ovvero diciamo quelli “Universal”: Creatura di Frankenstein, Lupo Mannaro, Mummia, Uomo invisibile) l’ilarità è assicurata. Ultima curiosità, per il vetusto Vlad sono stati ingaggiati due grandissimi: nei paesi anglosassoni a recitare è nientemeno che Mel Brooks, in quella italiana Paolo Villaggio. Entrambi con il Conte vampiro avevano già avuto a che fare, il primo dirigendo (e interpretando Van Helsing) Dracula morto e contento, nel 1995, il secondo in Fracchia contro Dracula, regia di Neri Parenti, nel 1985.

Massimo Lastrucci